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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica Castiglion Fiorentino

Castiglion Fiorentino, Casagni si dimette da consigliere comunale: "In politica troppi disvalori"

Le motivazioni del passo indietro raccolte in una lettera: "Deluso da quest'amministrazione e da un'opposizione che cerca solo di ereditarne i vantaggi"

Luca Casagni ha rassegnato oggi le proprie dimissioni da consigliere comunale di Castiglion Fiorentino e da capogruppo di “Castiglioni nel Cuore”. Le sue motivazioni in in una lettera.

"Convinto di non poter più contribuire in maniera proficua ai lavori del Consiglio Comunale di Castiglion Fiorentino ho deciso di rassegnare le mie dimissioni. Le motivazioni che mi portano oggi a prendere una tale decisione sono molteplici. 

Innanzitutto, sono deluso da un’amministrazione che non riesce ad andare oltre l’apparenza, che continua a fare aiuole e mettere fioriere sopra le macerie, a dipingere strisce di vernice su strade vecchie anziché creare quelle infrastrutture necessarie per la crescita del nostro territorio. Da anni si parla di progettazione, banda larga, strade pericolose, illuminazioni e altri servizi insufficienti. E ancora, trasporti inadeguati, raccolta e smaltimento rifiuti scarsi nell’efficienza e spropositati nelle tariffe, di parti del nostro territorio che, in caso di pioggia, vanno in emergenza e di tante altre priorità che, in maniera sistematica, vengono scansate dall’importanza della prossima manifestazione. Ai cittadini più attenti e non schierati è ormai evidente come, per fare un esempio, non sia più sufficiente pulire i fossi ma sia necessario sostituire i vecchi tubi con condutture più grosse. Se quartieri crescono in dimensione e popolazione anche le infrastrutture e i servizi si devono attagliare. Tutte cose che non si fanno, non se ne parla non si osa neppure pensarle perché apparire costa meno ed è più importante, manifestare e ostentare ricchezza, benessere soddisfazione per un operato che, più passa il tempo, e più verrà ricordato come mediocre. I tappeti sotto i quali nascondere la polvere stanno per finire e, anche il consenso, prima o poi, chiederà un riscontro alla concretezza. 

In aggiunta, in questa ricerca spasmodica di approvazione ai limiti del populismo, non c’è caduta soltanto l’attuale amministrazione, ma anche chi vorrebbe farle l’opposizione. Sono ormai decenni che si va avanti così. Non c’è nulla di nuovo sotto il sole di Castiglioni, cambiano i tempi, le persone le modalità, ma l’unica cosa che conta è la ricerca del consenso che va di pari passo con l’oscurare, tappando la bocca a chi, di volta in volta, è il più “piccolo” e potrebbe dare fastidio. I soldi dei castiglionesi spesi per la così detta “comunicazione istituzionale” in realtà sono utilizzati quasi esclusivamente a vantaggio della maggioranza. Tutto questo rende naturale, per chi fa opposizione, avere come unica strategia quella di prendere a spallate l’avversario politico sperando in un suo inciampo per poi trarne un qualche vantaggio. Anche di questa impostazione sono stanco. La gente ci guarda e valuta la nostra affidabilità, preparazione, competenza, quindi lo sforzo va rivolto ad accrescere noi stessi perché è quello che dimostreremo di saper fare che convincerà gli elettori ad attribuirci la loro fiducia per il tramite del voto democratico.

Purtroppo, oggi quest’assemblea non rappresenta nulla di tutto questo, pare che fare politica sia poter dire tutto, senza avere l’onere di dover dimostrare niente. Ma da quando, il tentare di essere persone per bene, fare le cose seriamente, rispettare la parola data, dire ciò si pensa, sono diventati disvalori. Da quando il cercare di essere onesti, leali, sinceri, affidabili sono divenute virtù da tenere nascoste. Sembra di essere in un’altra dimensione rispetto alla vita reale.

Infine, l’elezione del sindaco di Anghiari Alessandro Polcri alla guida della Provincia, da me tanto auspicata, di fatto certifica che i “vecchi” partiti politici, ormai carrozzoni che a livello nazionale contano sempre meno, nel territorio non hanno più alcuna presa. Quindi, come ho già avuto modo di sostenere in passato, i nodi stanno arrivando al pettine, la sensazione è che stiamo imbarcando acqua e ormai i palliativi per tirare a campare non funzionano più. Faccio tutto questo per non tradire me stesso, confermando le mie idee e per sentirmi libero di potermi dedicare, con rinnovata energia, alle sfide di domani".

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