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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Castiglion Fibocchi, polemiche sui lavori lungo la Setteponti. Parla Convertini di Futuro Insieme

Messa in sicurezza della Setteponti, un progetto realizzato con fondi regionali e provinciali non risolutivo, realizzato senza un accordo preventivo con i proprietari in violazione delle norme sulla proprietà privata; un errore di valutazione a...

Messa in sicurezza della Setteponti, un progetto realizzato con fondi regionali e provinciali non risolutivo, realizzato senza un accordo preventivo con i proprietari in violazione delle norme sulla proprietà privata; un errore di valutazione a cui si è dovuto rimediare con un esproprio sanante: 85 mila euro per un lavoro che interessa un breve tratto di strada e che non è risolutivo.

Lavori iniziati, inoltre, senza l'accordo con i condomini nella piena gestione della loro proprietà, a cui è stata chiesta la cessione a titolo gratuito dell'area e nessun tavolo di concertazione con l'amministrazione. Nessun progetto di collaborazione mirato a migliorare e riqualificare la zona in esame.

Pare, che improvvisamente si siano accorti che non potevano realizzare una zona di attraversamento pedonale che andava a finire in un'aiuola privata.

O pensavano, erroneamente, che il principio di tutela della proprietà fosse una mera norma da arginare?

Così è seguita una richiesta di blocco delle opere, da parte dei proprietari, che il comune arbitrariamente stava realizzando all'interno della proprietà privata, per poter tutelare il proprio diritto e impedire responsabilità non direttamente a loro attribuibili visto che era stato lasciato un tombino aperto in una zona ad alta percorrenza all'interno della loro area di pertinenza.

Conseguenza?

L' Amministrazione ha risposto con un esproprio sanante offrendo 2500€ che presenta diversi punti di illegittimità ; una cifra molto al di sotto del prezzo di mercato. Un gioco forza inutile ed una cattiva gestione della situazione nel mancato rispetto dei diritti più elementari.

Come al solito si interviene con atto di forza applicando decisioni di palazzo e imponendole ai cittadini senza un minimo coinvolgimento, quando si poteva arrivare ad un progetto condiviso anche in partecipazione pubblico- privata che riqualificasse tutta l'area.

In realtà non c'è ad oggi nessun progetto su quell'area e si rischia di avere un lungo contraddittorio che potrebbe portare ad un danno economico per le casse comunali.

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