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Caso Macrì, Gallo (Pd): "E' in pericolo il ruolo di Arezzo: inseguiamo Prato e Siena"

La richiesta del vicesegretario comunale dem: "Vogliamo un nuovo presidente di capacità solide con cui permettere ad Arezzo di discutere apertamente e trasparentemente il tema multiservizi"

Dichiarazioni di Filippo Gallo, vicesegretario Pd Arezzo, sulla situazione della maggioranza ad Arezzo. "Spiace quasi disturbare la polemica tutta interna alla maggioranza tra Lega e FdI sull’affaire Macrì, si sembra inopportuni a entrare in questioni familiari. Con sindaco e liste civiche ridotti a spettatori non paganti, perché appare chiaro, quelli paganti siamo noi. Spiace anche constatare che ormai quel piccolo mondo antico che sostiene di governare la città sia sempre più spesso associato nei media a questioni legali che a Palazzo Cavallo, magari a lavorare su progetti buoni per il Pnrr. Adesso è addirittura finito anche nel mirino dell’anticorruzione.I tempi son questi e siamo a ribadire ancora una volta che il centrodestra è alle prese principalmente con problemi creati e gestiti in seno alla sua stessa maggioranza, che però diventano evidentemente di tutti noi".

Gallo poi prosegue: "Perché perdiamo di credibilità, oltre che di temporanea rappresentanza nel CdA di Estra. E la perdiamo in un periodo storico di fondamentale importanza, nel silenzio di molti attori perché fa comodo così. In tutta la Toscana si dibatte da mesi sulla cosiddetta Multiutility, l’azienda tutta in uno per i servizi. Si tratta di un tema che impatterà profondamente la Governance di molti asset industriali pubblici, come acqua ed energia per l’appunto. Prato è leader, Siena insegue, Arezzo neanche ufficialmente pervenuta perché il dibattito è fermo al palo. E in tempi di bollette rincarate e di rischio inflazione, di potere di acquisto ridotto, forse sarebbe meglio aprirla quella discussione, perché ci interessa e molto".

E quindi la conclusione: "La domanda non è fino a quando si vorrà difendere il soldato Macrì con risorse pubbliche, seppur rimanga lecita. Ma fino a quando la protervia del centrodestra nel non voler oltrepassare quel muro costruito da loro stessi metterà in pericolo il ruolo di Arezzo nel dibattito politico sul futuro dei servizi, ostaggi pubblici di un volere privato. Un nuovo presidente di capacità solide con cui permettere ad Arezzo di discutere apertamente e trasparentemente il tema multiservizi, alla ricerca di un equilibrio con le necessità del territorio, verso migliori tariffe/bollette e servizi per gli utenti, verso una migliore competitività di impresa e di sistema. Noi vogliamo questo, la città lo merita".

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