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CasaPound: "Un circo 2.0 con più artisti e zero animali"

"Addestrare un animale selvatico è sinonimo di privazioni e sofferenze soprattutto quando parliamo di esseri la cui volontà non può essere piegata facilmente"

Il gruppo aretino di Casapound interviene circa il ritorno del circo Orfei in città. Nello scorso weekend non sono certo mancate le manifestazioni di protesta da parte dei gruppi animalisti aretini alle quali, oggi, si aggiunge la voce degli esponenti del movimento.

"Nell'epoca in cui viviamo, orfana di civiltà e buon senso, potrebbe sembrare normale usare gli animali per il divertimento ma nell'epoca in cui vorremmo vivere, conseguenza di una svolta culturale ed etica, ci piacerebbe vedere solo artisti e professionisti dello spettacolo in un circo 2.0. E' ancora in fase di realizzazione il decreto attuativo della legge del 2017 sullo spettacolo che andrebbe a eliminare gli animali dai circhi e dagli spettacoli viaggianti. La maggioranza degli italiani aspetta questo atto da anni - prosegue la nota di Cpi Arezzo - e anche i gestori circensi dovrebbero spingere in questa direzione, così da rilanciare un settore che, da tempo, ha perso il proprio fascino. Addestrare un animale selvatico è sinonimo di privazioni e sofferenze soprattutto quando parliamo di esseri la cui volontà non può essere piegata facilmente - conclude la nota di CasaPound - le gabbie, i continui spostamenti, la lontananza dagli habitat naturali, sono tutte azioni che danno un significato alla parola sfruttamento".

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