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Caneschi (Pd): "La crisi è politica. Ghinelli sconfessato su scuole e dipendenti"

Il segretario comunale del Partito Democratico, Alessandro Caneschi analizza quello che è accaduto nell'ultimo consiglio comunale. Quattro considerazioni sui rapporti all'interno della maggioranza, sul ruolo svolto da Francesco Macrì e dalla Lega...

Il segretario comunale del Partito Democratico, Alessandro Caneschi analizza quello che è accaduto nell'ultimo consiglio comunale. Quattro considerazioni sui rapporti all'interno della maggioranza, sul ruolo svolto da Francesco Macrì e dalla Lega Nord, sul programma elettorale che secondo Caneschi è stato già sconfessato almeno in due punti principali:

Partiamo da una prima considerazione.

La crisi non è legata allo scontro tra Alessandro Ghinelli e Francesco Macrì. Il tentativo di gettare la croce addosso all'esponente di Fratelli d'Italia non regge perché in consiglio comunale è mancato il voto anche della Lega Nord.

La crisi è politica. Ghinelli, in campagna elettorale, ha fatto molte promesse e due, particolarmente importanti, le ha già sconfessate: l'esternalizzazione delle scuole dell'infanzia e l'accordo con i dipendenti comunali. Impegni sbandierati che ora fanno arrabbiare parte delle sua maggioranza ed emergere notevoli contraddizioni.

In queste ore proprio la Lega Nord difende Francesco Macrì dalle accuse del Sindaco e evidenzia la nascita nella maggioranza di due fronti con approcci e interessi totalmente diversi.

Seconda considerazione.

C'è caos in Comune e ci dispiace. Qualcuno potrebbe dire che stiamo rosicando e forse ha ragione. Rosichiamo perché avevamo e abbiamo un’idea di città. Un’idea fatta di poche promesse e di molta concretezza, un’idea rappresentata e incarnata da un giovane candidato sindaco, Matteo Bracciali, che oggi ci appare ancora più autorevole dopo gli scivoloni e le "risse" da bar di una Destra con pochi contenuti.

Non si può, e forse non si dovrebbe, giudicare un'amministrazione dopo pochi mesi ma qui non si vedono nè guizzi nè slogan accattivanti.

Terza considerazione.

L'amministrazione Lucherini, della quale Ghinelli faceva parte, non cancellò i progetti di chi l'aveva preceduta, non tutti almeno. La cultura liberale di Lucherini gli fece evitare quell’errore mentre, oggi, assistiamo ad una "furia iconoclastica" che si abbatte su Icastica, sul progetto del Polo Digitale, sul Museo dell'Oro, su Andrea Boldi e ArezzoFiere, su Liletta Fornasari e la Fraternita. Anche la manifestazione delle Acli nazionali di settembre ha rischiato di soccombere e con lei le centinaia di delegati che invece, fortunatamente, hanno animato la città per 4 giorni riempiendo bar, alberghi e ristoranti. Forse non si voleva far vedere che il Petrarca era tornato al suo splendore mentre le giornate di studio degli aclisti hanno dimostrato il contrario....

Quarta considerazione.

Non era facile far arrabbiare in blocco tutti gli operatori della fiera antiquaria e invece la giunta incredibilmente c'è riuscita. Qui pesa la scarsa conoscenza della città da parte degli assessori, due dei quali, lo ricordiamo, non sono neppure aretini....

Non sappiamo se il Sindaco Ghinelli, in queste ore a New York, sia andato alla ricerca dell'America sicuramente speriamo tutti che torni con qualche idea, Arezzo ne ha bisogno.
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