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Bonciani (M5S): "Due Mari? Facciamo manutenzione delle opere esistenti. Via studi di settore e split payment"

La battaglia alla burocrazia, la scommessa della digitalizzazione, la manutenzione delle infrastrutture, il ruolo dell'Italia da protagonista in Europa. Sono stati questi alcuni dei cavalli di battaglia di Donella Bonciani, candidata del Movimento...

La battaglia alla burocrazia, la scommessa della digitalizzazione, la manutenzione delle infrastrutture, il ruolo dell'Italia da protagonista in Europa. Sono stati questi alcuni dei cavalli di battaglia di Donella Bonciani, candidata del Movimento Cinque Stelle al Senato nel collegio di Arezzo e Siena e protagonista, ieri pomeriggio, di un confronto a quattro nella sede aretina degli industriali di Confindustria Toscana Sud.

"Mi impegnerò affinché l'Italia possa liberarsi dai lacci della burocrazia. Un’azienda dedica in media cento giorni del proprio tempo ad assolvere obblighi burocratici - ha detto la candidata, avvocato valdarnese -. Gli studi di settore vanno aboliti, ne è stata dimostrata l'inutilità. Vogliamo eliminare inoltre lo split payment, che è una misura penalizzante per i liberi professionisti".

Donella Bonciani si è poi molto spesa sul fronte delle imprese, sostenendo come quelle che lavorano con la pubblica amministrazione non riscuotono in maniera puntuale, generando criticità a livello di liquidità.

La candidata pentastellata ha insistito molto sulla necessità di scommettere sulle nuove tecnologie, sull'importanza di fare molta formazione, affinché i giovani siano preparati alle richieste del mondo del lavoro in evoluzione.

Poi l'affondo sulle grandi opere: "Il progetto della Due Mari risale al 1958, i primi lavori sono invece degli anni '80. E ancora siamo lontani dalla conclusione dell'arteria di collegamento tra Tirreno e Adriatico. Investire sulle infrastrutture - ha detto Bonciani - vuol dire anche e soprattutto far manutenzione di quello che esiste".

Bonciani ha poi parlato del referendum del 4 dicembre 2016 spiegando che: "Noi siamo a favore dell'eliminazione delle Province, enti che non hanno più significato, essendo stati svuotati di risorse. Sarebbero state abolite con il Referendum, ma l'impianto della riforma era assolutamente non condivisibile. E la riforma è stata infatti bocciata dagli italiani".

Infine una considerazione sull'Ue: "Attualmente in Europa non c'è interesse per la tutela delle imprese. Noi non vogliamo uscire dall'Euro, ma impegnarci perché l'Europa sia più vicina alle esigenze dei suoi abitanti".

@MattiaCialini

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