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Martedì, 16 Aprile 2024
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Bittoni: "Agnelli salvatore del crocefisso del '700, conosce le leggi sulle opere d'arte e il restauro?"

Dichiarazione del consigliere comunale di Luigi Bittoni, capogruppo dei Democratici per Castiglioni: Abbiamo appreso con gioia che il sindaco Agnelli, oltre alle tante qualità già ampiamente dimostrate in questi tre anni di amministratore, ha...

Dichiarazione del consigliere comunale di Luigi Bittoni, capogruppo dei Democratici per Castiglioni:

Abbiamo appreso con gioia che il sindaco Agnelli, oltre alle tante qualità già ampiamente dimostrate in questi tre anni di amministratore, ha fatto una importante scoperta artistica. In effetti era lecito attendersi qualcosa del genere per lui che è così amico di Sgarbi: la fortuna poi è indubbiamente dalla sua parte se in un “magazzino Comunale “ egli riesce a ritrovare un Cristo ligneo della seconda metà del ‘700".

La scoperta è poi accompagnata dal veloce restauro eseguito da un “valente operaio dell’Ufficio tecnico….” ed infine la collocazione dell’opera niente popò di meno che nella sala del Consiglio Comunale, dove tutti potranno ammirarne la bellezza e soprattutto potrà ricordare a tutti che il Sindaco mediatico ci restituisce anche capolavori nascosti.

Francamente, alla lettura della importante notizia, ho immediatamente guardato il calendario per vedere se fosse il primo di Aprile, ma non era così!

Verificato anche che non siamo nella Luna o su Marte mi vengono da fare queste riflessioni :

Certo, chi gestisce ed ha gestito il patrimonio artistico di Castiglion Fiorentino fino ad adesso ha una grande responsabilità: abbandonare un “povero Cristo ligneo del 700” in un magazzino fino ad oggi non è cosa da poco …

Fortunatamente il Cristo ligneo è stato trovato addirittura dal Sindaco, in questo caso il vero Salvatore….

Fortunatamente le “mani esperte “ di un dipendente comunale lo hanno restaurato..

Fortunatamente poi la competenza in campo artistico del Sindaco gli ha immediatamente permesso di considerarla come un’opera di valore e addirittura di datarla…

Altrettanto fortunatamente il Cristo, per farsi meglio riconoscere, gli ha direttamente riferito che proveniva da una chiesetta del territorio… meglio non rischiare ..…..

Mi viene da fare al Nostro caro Sindaco esperto di arte queste semplici domande :

è a conoscenza delle regole che disciplinano il patrimonio Storico-Artistico della nostra amata Italia?

è a conoscenza che il patrimonio ecclesiastico è tutto rigorosamente schedato e che gli uffici della Soprintendenza, (che spero si attiveranno per chiarire l’intera vicenda), sono in grado di stabilire la provenienza e le caratteristiche dell’opera in pochi minuti?

è a conoscenza del fatto che il restauro di opere d’arte, presunti o reali capolavori, deve essere autorizzato ed essere eseguito da restauratori qualificati ?

E’ a conoscenza che l’operaio del Comune è stato da Lei stesso coinvolto in una operazione totalmente illegittima ed illegale ?

La conclusione che viene spontanea analizzando la vicenda e che salta agli occhi anche del profano, povero elettore è la sensazione che il Sindaco cerchi di distrarre i cittadini con continue patetiche irruzioni mediatiche per coprire le tante lacune del suo operare e di quello della sua giunta, capaci solo di rivangare il passato senza nessuna idea del futuro che dovrebbero loro sì, progettare per il paese.

Siamo anche certi che avrà come sempre un gregge di fans festanti e ignari del nulla che sta dietro i continui “arsumigli”, post e presunti scoop, ma anche di tanti concittadini che al contrario, capiranno il vero valore dei loro amministratori.

La risposta del sindaco

All'indomani del comunicato sul crocefisso ligneo ritrovato, ho avuto notizia che l'ex sindaco che ha guidato il comune con evidenti risultati nell'ultimo ventennio castiglionese è stato l'ertefice, senza alcun titolo, di una lunga serie di telefonate a vari dipendenti del comune, distraendoli per altro dalle loro funzioni, per capire la portata di questo ritrovamento. (...) In realtà il crocefisso è stato recuperato e appeso nella sala "San Michele" dall'inizio di quest'anno e sia come capogruppo di opposizione che da sindaco non si era accorto che questo interessante manufatto era appeso da illo tempore in un dimenticato magazzino comunale presso il cimitero del capoluogo. Se agli uffici della Soprintendenza dei beni artistici servissero spiegazioni, racconterò la distrazione fatale oltre alla scarsa attenzione dei miei predecessori nel curare sia le opere più semplici che il patrimonio del nostro comune. Ma questo è ormai per tutti un pericolo scampato.

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