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L'assemblea dei sindaci dice no al bilancio della Provincia. Centrosinistra: "Bocciatura politica pesante"

Centrosinistra per Arezzo: "Al primo banco di prova la presidente Chiassai non si dimostra all’altezza del governo del territorio"

Una cartina al tornasole. Il voto dell'assemblea dei sindaci della provincia di Arezzo appare proprio il rovescio di una medaglia che dall'altro lato ha avuto invece l'elezione a presidente di Silvia Chiassai, che ad ottobre prevalse su Ginetta Menchetti.

I sindaci aretini hanno infatti bocciato la proposta di bilancio presentata dalla presidente Chiassai. E' accaduto ieri nell'assemblea riunita per l'approvazione dello schema di bilancio. "Per l’amministrazione di centrodestra, al di là dei proclami trionfalistici, si tratta di una bocciatura politica pesante" commenta il capogruppo di Centrosinistra per Arezzo Alessandro Caneschi.

Al momento del voto, presenti 24 membri, dei quali 11 hanno votato a favore, quelli di centrodestra presenti, più il sindaco di Chiusi della Verna Gianpaolo Tellini. Dodici invece quelli contrari tutti afferenti al centro sinistra. 

"E' evidente che in assemblea la presidente Chiassai non ha la maggioranza" continua Caneschi. E la sua elezione fu soprattutto una sconfitta del centro sinistra per  alcuni consiglieri che votarono in direzione opposta rispetto allo schieramento di appartenenza.

Ma perché 12 membri dell'assemblea in rappresentanza dei comuni hanno votato contro al primo bilancio della Provincia targato Chiassai?

Sono molte le impostazioni di questo atto che non hanno convinto la maggioranza dei sindaci aretini, in primis va registrata una sostanziale marcia indietro sulle politiche per l’integrazione con l'abbandono del ruolo di coordinamento territoriale nel progetto Sprar per la gestione dei flussi migratori. Ma non è piaciuto nemmeno lo spostamento del Centro per le pari opportunità dalle Logge del Grano alla sede centrale della Provincia, visto che non c'era un affitto da pagare.

Al di là delle singole decisioni, sono gli indirizzi generali a non essere all’altezza delle aspettative dei territori.

La mancata approvazione del bilancio da parte dei sindaci fa emergere l’inconsistenza politica del centrodestra che a pochi mesi dalle elezioni non riesce ad elaborare proposte che convincano la maggioranza dei rappresentanti del territorio. Un dato è certo: dietro le dichiarazioni-spot c’è zero sostanza. La rivoluzione annunciata non c'è stata, non sono arrivati finanziamenti in più rispetto a prima, non c'è traccia ad esempio di progetti per Ponte Buriano nel piano triennale delle opere pubbliche che è stato approvato."

Vero è anche che il voto dell'assemblea non è vincolante, secondo l'interpretazione comune data alla Legge Delrio, quindi un voto politico che non avrà conseguenze amministrative. "Questo è vero, ma presenteremo comunque un quesito formale al Prefetto di Arezzo per avere nero su bianco la certezza del ruolo di questo organo - spiega infine Caneschi - resta il dato politico, quella che doveva essere la casa dei sindaci non lo è affatto."

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