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Bekaert, Di Maio: "Mai vista tanta arroganza" e il consiglio comunale di San Giovanni lancia l'appello: "La Pirelli intervenga"

"Mai vista tanta arroganza". Le parole sono quelle del ministro Luigi Di Maio in riferimento alla Bekaert, azienda che da tempo ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Figline Valdarno dove attualmente trovano impiego ben 318 persone...

"Mai vista tanta arroganza".

Le parole sono quelle del ministro Luigi Di Maio in riferimento alla Bekaert, azienda che da tempo ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Figline Valdarno dove attualmente trovano impiego ben 318 persone.

"Non ho mai visto tanta arroganza da un'azienda - ha sottolineano Di Maio - ho assicurato al vicepresidente europeo di Bekaert che siccome non hanno dato nessuna disponibilità a bloccare il piano di mobilità, questo governo si premurerà di andare in giro per il mondo a raccontare la poca attendibilità di questa multinazionale, loro avranno un primo sponsor negativo nel mondo che sarà il governo italiano".

E' all'indomani di questa presa di posizione che arrivano, anche dalle istituzioni del Valdarno aretino, chiare prese di posizione in favore dei lavorati dello stabilimento.

Tra queste c'è quella del consiglio comunale di San Giovanni Valdarno che attraverso il proprio presidente Andrea Romoli "esprime vicinanza e solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori dello stabilimento Bekaert. La vicenda ha toccato i sentimenti profondi della nostra popolazione ed ha evidenziato quanto sia indispensabile mettere mano all’impianto regolatorio, soprattutto all'interno dell'Unione Europea, dalle dinamiche del mercato, ed in particolare del mercato del lavoro. I volumi che da Figline Valdarno vengono spostati in Romania e Slovacchia sono il simbolo del fallimento delle politiche dell'Unione Europea in questo ambito. Ma l'Europa deve essere la soluzione, non può diventare il problema, mettendo in competizione i soggetti deboli della partita, cioè i lavoratori valdarnesi con quelli della Romania e Slovacchia innescando un pericoloso fenomeno di dumping sociale all'interno dei paesi dell'Unione Europea. Allo stesso tempo si ritiene inaccettabile il comportamento dell'azienda, sia nel merito che nel metodo, avendo dimostrato un'assoluta mancanza di rispetto per coloro, cioè i lavoratori dello stabilimento di Figline Valdarno, che sono stati avvisati con una comunicazione verbale alle Rsu, assolutamente inaspettata contestualmente con lettera arrivata alle proprie abitazioni mentre molti di loro erano al lavoro. Altrettanto inaccettabile è l'atteggiamento irremovibile dimostrato nell'incontro con il Ministero dello Sviluppo Economico, dove nessuna disponibilità è stata dimostrata circa la richiesta di ritiro della procedura di chiusura, presentata alle organizzazioni sindacali e dalle istituzioni a tutti i livelli. Il consiglio comunale di San Giovanni Valdarno individua nella Pirelli, precedente proprietario dello stabilimento di Figline Valdarno, precise responsabilità e richiama la stessa ad un ruolo attivo nella vicenda, in quanto ancora cliente della Bekaert, con possibilità di influenzare le scelte scellerate del proprio fornitore. Anche in questo caso, come è successo altre volte, imprenditori venuti da fuori stanno cercando di depredare il nostro territorio di ricchezza, know-how e tecnologia. E' un brutto momento da un punto di vista lavorativo per il Valdarno, considerate anche altre crisi aziendali che hanno coinvolto fino ad oggi centinaia di nostri concittadini. La solidarietà e la vicinanza devono associarsi ad una partecipazione alle battaglie dei lavoratori Bekaert per la difesa del loro posto di lavoro. Le istituzioni sangiovannesi insieme alle donne e agli uomini della nostra città sono pronti a partecipare alle iniziative che, a tutti i livelli, siano utili a salvare i posti di lavoro e la dignità delle persone coinvolte. Altre volte la fermezza dei lavoratori e dei loro rappresentanti sindacali e istituzionali e la sentita solidarietà e vicinanza della popolazione, hanno impedito che i predoni se ne andassero con il bottino. Cercheremo di fare in modo che anche stavolta l’esito della vertenza sia positivo per la nostra gente e per il nostro territorio".

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