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Politica Civitella in Val di Chiana

"Basta ideologismi, in consiglio comunale si devono affrontare questioni concrete"

La consigliera di Civitella, Rosaria Migliore, replica alle accuse della maggioranza riguardanti l'assenza di tutta l'opposizione durante l'ultima seduta dell'assise cittadina

“Stando a quanto si apprende dalle critiche della maggioranza sulla nostra assenza in consiglio comunale del 30 novembre scorso credo sia necessario specificare meglio la motivazione per cui è stata presa la decisione di non parteciparvi e che la stessa, non è affatto politica, ma indica una presa di posizione per noi fondamentale contro la solita propaganda di sinistra che strumentalizza ogni questione rievocando il fascismo. Argomento evidentemente necessario a ricoprire i vuoti valoriali di questa parte politica, puramente ideologica, senza cognizione di causa e decontestualizzata”. È per voce del capogruppo, Rosaria Migliore, che i componenti dell’opposizione in consiglio comunale a Civitella in Valdichiana replicano alle accuse mosse nei loro confronti dalla maggioranza in seguito alla mancata partecipazione all’ultima seduta dell’assise.

“La mozione dall’oggetto “Mai più fascismi” che ha presentato il consigliere Paolo Randellini capogruppo della lista “Solidarietà e Progresso- Alleanza per Civitella” ha scaturito in noi un senso di rassegnazione nei confronti della possibilità di discutere di determinate tematiche con una determinata parte politica, senza che si sfoci nella dicotomia fascismo/antifascismo in modo strumentale. Ritengo doveroso e fondamentale far capire, anche con gesti come questo, che la gente deve essere informata non ideologizzata. Le vicende che riguardano la delicata e difficile situazione che il nostro Paese sta attraversando a causa di una mala gestione della comunicazione sul tema, da parte della politica, devono essere analizzate non strumentalizzate. I problemi si affrontano per risolverli non per farci propaganda ideologica. Specifico inoltre che tutti noi condanniamo la violenza sempre e comunque e che il nostro non è uno schieramento a favore dei manifestanti contro il green pass, né contro i vaccini, ma questo atteggiamento ha davvero stancato. Il nostro semplice voto contrario non sarebbe bastato ad esprimere il nostro disappunto. Pertanto, la nostra assenza in cc, non è stata una mancanza di interesse nel discutere gli altri punti all’ordine del giorno, ma è stata una doverosa forte presa di posizione che mira a combattere il fenomeno dell’utilizzo del termine fascista da parte della sinistra per parlare di problemi reali tanto più in una sede istituzionale quale quella di un consiglio comunale.  Passino pure gli emblemi e i simboli comunisti apposti in ogni angolo del Comune, passino le foto di certi amministratori col pugno chiuso, ma nella sede di un’assemblea pubblica, i problemi reali vanno affrontati con strumenti valutativi altrettanto realistici e attuali”.

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