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Bando migranti, la Fraternita non partecipa. Atto politico spartiacque della giunta Ghinelli

E' scaduto oggi alle 12:00 il termine ultimo per presentare i progetti di accoglienza migranti in risposta al bando biennale emesso dalla Prefettura di Arezzo per il periodo luglio 2018-2020. Le buste arrivate saranno aperte nella giornata di...

E' scaduto oggi alle 12:00 il termine ultimo per presentare i progetti di accoglienza migranti in risposta al bando biennale emesso dalla Prefettura di Arezzo per il periodo luglio 2018-2020.

Le buste arrivate saranno aperte nella giornata di venerdì quando si conoscerà quindi chi gestirà questi servizi volti all'accoglienza dei migranti che sono destinati al territorio aretino.

Tra i progetti non ci sarà quello della Fraternita dei Laici. Lo si desume chiaramente anche dal comunicato stampa diramato da Fratelli d'Italia:

"I consiglieri comunali di Fratelli d'Italia e il coordinatore comunale di Arezzo plaudono al comunicato del Sindaco in merito allo stop dei presunti rifugiati ospitati dalla Fraternita. Questa è una scelta che è frutto della volontà anche di FdI, ma soprattutto degli aretini. Seppur attività prevista dallo statuto della Fraternita, modificato in modo non condiviso dal centrodestra, non poteva continuare oltre la partecipazione dell'Istituzione più antica della città ad un business in cui si sprecano milioni di euro per ospitare centinaia di persone che per il 90% non hanno diritto allo status di rifugiato. Un governo di centro destra non puo' avere tentennamenti in questo tema.

In realtà ieri sera la nota ufficiale del Comune aveva lasciato spazi aperti, rimandando ad una conferenza stampa successiva alcuni chiarimenti e specifiche sul nuovo corso della Fraternita dei Laici guidata da Pier Luigi Rossi.

/attualita/servizi-sociali-e-alla-persona-il-nuovo-ruolo-della-fraternita-dal-comune-sostegno-per-gli-aretini-non-solo-per-i-migranti/

Quello dell'accoglienza migranti, si legge nella nota del Comune “...non poteva rappresentare l’unica mission sociale di una istituzione nata ad Arezzo ottocento anni fa e che ha rappresentato per molti secoli uno degli strumenti più efficaci nell’ambito sociale ed assistenziale" e ancora parla di una "mezza rivoluzione che farà di Fraternita dei Laici uno tra i soggetti principali nella gestione di alcuni servizi sociali di primaria importanza tenendo insieme l’aspetto assistenziale, quello di coesione sociale, quello di politiche rivolte a famiglie e minori, anche nell’ambito di percorsi di educazione civica e di educazione alla cittadinanza da portare avanti anche con il contributo fondamentale delle associazioni di volontariato."

Se turismo e cultura sono dunque affidate dalla giunta Ghinelli a due fondazioni questa operazione viene presentata come una svolta per le politiche sociali "all’interno di una riorganizzazione che finalmente riconosce a Fraternita dei Laici la sua funzione di azienda pubblica di servizi alla persona, facendo sì che l’amministrazione possa esercitare la giusta vigilanza e il necessario controllo all’interno di obiettivi fissati dalla programmazione in ambito sociale”. Se la Fraternita si occuperà di migranti lo farà probabilmente per i minori stranieri non accompagnati e qualche altro servizio come quelli che resteranno in piedi dopo la chiusura della Casa delle Culture, il resto si scoprirà nei prossimi giorni.

E' chiaramente un passaggio politico spartiacque della giunta Ghinelli, frutto evidentemente anche delle nuove percentuali che i partiti della maggioranza hanno conquistato nelle ultime elezioni politiche. Se per il momento appare scongiurato il rimpasto delle deleghe in giunta, il peso politico si percepisce nei temi che indirizzano le strategie dell'amministrazione.

Alcuni mesi fa infatti il consiglio comunale si era già espresso su questo tema e la maggioranza dei voti era andata per la prosecuzione della funzione sociale di accoglienza migranti da parte della Fraternita nonostante le posizioni espresse in particolar modo dal consigliere Bardelli del gruppo misto, dalla Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia. L'atto presentato da Bardelli il 19 ottobre scorso non fu approvato per il voto contrario di OraGhinelli e di Angelo Rossi. Un voto che a questo punto è stato aggirato.

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