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Azione: "Arezzo poteva partecipare al bando per avere i fondi dei test rapidi per studenti. Come Firenze"

La referente aretina del partito di Calenda, Lucia Cherici: "Il Comune ha infatti diritto ad un posto nel Comitato di Indirizzo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Firenze, condizione che permette di sfruttare le opportunità economiche della Fondazione"

Sul dibattito riguardante lo screening degli alunni (3-14 anni) residenti ad Arezzo attraverso il test sierologico, interviene la sezione aretina di Azione, il partito di Carlo Calenda, attraverso una nota della coordinatrice Lucia Cherici.

"Il dibattito che si è venuto a creare intorno allo screening sierologico Covid 19 offerto dal Comune di Arezzo agli studenti della scuola è, per Azione, l’occasione per chiedere all’Amministrazione Comunale aretina se, prima di investire risorse proprie (sembra pari a 80.000 euro), si sia attivato per ottenere tali risorse attraverso la partecipazione a bandi emessi dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Firenze che ha erogato contributi di tal genere alla città di Firenze".

Nei giorni scorsi il primo cittadino, Alessandro Ghinelli, aveva fatto proprio riferimento al finanziamento da parte della Fondazione dei test rapidi per gli studenti fiorentini. Ghinelli si era detto contento per l'iniziativa, dicendosi però rammaricato di non poter contare su risorse private per mettere in campo un'azione analoga ad Arezzo. E proprio in relazione a questo argomento, Azione dice la sua.

"Il contributo della Fondazione a favore del Comune di Firenze ha permesso allo stesso la copertura integrale dei costi per l’effettuazione dei tamponi rapidi per 32mila studenti fiorentini. I test rapidi finanziati dalla Fondazione vengono così effettuati senza oneri sul bilancio comunale e in caso di risultati positivi vengono effettuati i tamponi molecolari. Azione si chiede, quindi, oltre al motivo della scelta di effettuare un sierologico (che non ha valore diagnostico, nda) al posto di un tampone rapido, il perché del mancato accesso ai fondi messi a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. Il Comune di Arezzo ha infatti diritto ad un posto nel Comitato di Indirizzo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Firenze, condizione che permette di conoscere e sfruttare le opportunità economiche della Fondazione a favore della città. Chiediamo, dunque, perché il rappresentante della nostra città non abbia provveduto a proporre/richiedere adeguati interventi per la comunità aretina. Attraverso la partecipazione a tale Comitato, il Comune di Arezzo, era nella condizione di farsi promotore per iniziative e richieste alla Fondazione atte a trovare fondi per la nostra città così messa a dura prova dal Covid 19.  Senza entrare nel merito delle scelte dell’Amministrazione, Azione ritiene opportuno che il sindaco chiarisca alla città il motivo per il quale Arezzo è rimasto fuori da questo contributo economico a fondo perduto della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze".

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