rotate-mobile
Politica

Atti di indirizzo, il consiglio di Arezzo boccia quello contro i nuovi fascismi. Approvato quello di risoluzione del contratto con Sei Toscana

Così il consiglio comunale di oggi ad Arezzo per quanto riguarda gli atti di indirizzo: Atto di indirizzo di Paolo Lepri per impegnare sindaco e Giunta “a porre in discussione e chiedere il pronunciamento del Consiglio Comunale in merito a ogni...

Così il consiglio comunale di oggi ad Arezzo per quanto riguarda gli atti di indirizzo:

Atto di indirizzo di Paolo Lepri per impegnare sindaco e Giunta “a porre in discussione e chiedere il pronunciamento del Consiglio Comunale in merito a ogni decisione da assumere su eventuali proposte di proroga a Nuove Acque dell’affidamento in concessione del servizio idrico integrato”. L'assessore Sacchetti ha risposto che “le proroghe hanno già intrapreso un loro iter in cui la posizione del Comune di Arezzo era stata contraria. Posizione che non è stata condivisa però dalla maggioranza”. I consiglieri Scapecchi e Ralli hanno sottolineato l'importanza del tema circa la futura gestione, un tema da discutere in questa consiliatura. L'atto di indirizzo è stato approvato con 13 voti favorevoli.

Atto di indirizzo del consigliere comunale Donato Caporali con cui ha auspicato un’azione del Consiglio Comunale, della Giunta e del sindaco presso la Regione Toscana “affinché siano rispettati gli accordi assunti tra le Province di Arezzo e di Firenze per la chiusura della discarica di Podere Rota nel 2021. Inoltre: nessuna nuova discarica a La Borra, zona interessata da un fondamentale progetto di recupero ambientale dell’ex area mineraria di Santa Barbara. La Regione Toscana deve favorire misure incentivanti per l’incremento della raccolta differenziata, in modo tale da garantire il raggiungimento dell’obiettivo del 70% della stessa nel 2020, senza che ciò comporti un esclusivo aggravio tariffario a carico delle famiglie. Il sindaco Ghinelli, in qualità di presidente dell’Ato Toscana Sud s’impegni in tale sede per perseguire tali obiettivi. Il territorio della Provincia di Arezzo, nel corso degli ultimi 30 anni, ha abbondantemente offerto il proprio contributo per garantire lo smaltimento dei rifiuti provenienti da vari ambiti territoriali risolvendo così ritardi e inadempienze altrui. Questo impegno pluridecennale di solidarietà e responsabilità deve ritenersi concluso fra quattro anni. Quindi: 2021 come l’anno zero dei rifiuti per il territorio. Alla ricerca di nuove soluzioni alternative nel campo dello smaltimento”.

Il consigliere Roberto Bardelli: “l'atto di indirizzo è interessante. Ma tutto fa parte di una guerra dei rifiuti interna al Pd. Sono favorevole alla nuova gestione che viene fatta dei rifiuti in Toscana, che merita però una riflessione politica. Allargherei comunque la discussione in aula a tutto quello che è stata negli ultimi anni la gestione stessa, non ultimo il disastro di Sei Toscana”. Il consigliere Casucci ha sottolineato di essere “d'accordo con la chiusura entro il 2021, come già affermato anche in Consiglio regionale, dove però la mozione era stata presentata dal M5S e bocciata dal Pd. Il tema delle discariche in Toscana deve essere affrontato con la massima serietà, visto quanto successo nella gestione dei rifiuti”. L'atto è stato approvato con 16 voti favorevoli e 2 astenuti.

Il consigliere comunale Alessandro Caneschi ha presentato un atto di indirizzo relativo ai valori della Resistenza antifascista e dei principi della Costituzione repubblicana chiedendo l’impegno a sindaco, Giunta e Consiglio Comunale “di promuovere iniziative culturali in collaborazione con le scuole e nei luoghi di aggregazione affinché sia mantenuta la memoria storica, di provvedere a un puntuale censimento dei monumenti, obelischi, lapidi posti a ricordo dei caduti della seconda guerra mondiale e alla verifica del loro stato di conservazione, di intervenire con lavori di manutenzione straordinaria, dove necessari, e comunque provvedere a una costante manutenzione ordinaria dei monumenti sopra citati, di mettere in atto un coordinamento, con l’Istituto storico per la Resistenza, soggetto molto attivo in Provincia, affinché si possa procedere a un’idonea programmazione e divulgazione delle celebrazioni che si svolgono nel territorio del Comune di Arezzo, facendo uso di brochure informative e anche del sito ‘Memoria museo virtuale della Resistenza’, già esistente. Sia portato all’attenzione il problema dei nuovi fascismi e si adeguino i regolamenti comunali, ad esempio quello che disciplina l’occupazione di suolo pubblico e la concessione di spazi e sale, al fine di includere al momento della richiesta di autorizzazione, o di richiesta di patrocinio, una dichiarazione esplicita di riconoscimento dei valori antifascisti espressi nell’ordinamento repubblicano”. L'atto di indirizzo ha aperto un lungo dibattito. Non è stato approvato.

Atto di indirizzo con primo firmatario il consigliere Meri Stella Cornacchini sull’intitolazione di una strada ad Alberto Cavaliere con il quale è stato chiesto a sindaco e Giunta di prendere in considerazione l’intitolazione di un’area al poeta, indicando come possibile zona “la passeggiata e i giardini lungo via Piero della Francesca nel tratto che costeggia le mura fino alla rotonda di via Petrarca”. L'atto di indirizzo è stato approvato all'unanimità.

Ultimo atto di indirizzo del Movimento 5 Stelle sulla risoluzione di diritto del rapporto contrattuale con Sei Toscana. Lepri ha chiesto l’impegno di sindaco e Giunta, “preso atto dei gravi inadempimenti di Sei Toscana agli obblighi contrattuali assunti, a presentare con urgenza presso Ato l’istanza per la risoluzione di diritto del contratto del servizio di gestione integrata dei rifiuti stipulato il 27 marzo 2013”. E ha proseguito: “dunque, è necessaria la convocazione con urgenza dell’assemblea Ato in cui inserire all’ordine del giorno la suddetta istanza di risoluzione. Sindaco e Giunta devono inoltre chiedere al direttore generale di Ato tutti i chiarimenti necessari per capire in virtù di quali atti sia stato consentita la concessione a un soggetto terzo del servizio raccolta rifiuti per la provincia di Grosseto”.

Il sindaco Alessandro Ghinelli: “la mia opposizione personale contro l’attuale sistema di gestione dei rifiuti di Ato Toscana Sud viene da prima che diventassi sindaco. Si tratta di uno schema non vincente e lesivo degli interessi dei cittadini. Questo atto di indirizzo so che è stato presentato in altri Consigli comunali e questo tema dovrà essere affrontato anche in assemblea di Ato.

La Regione sui rifiuti ha messo in piedi un sistema pernicioso: il gestore gestisce la raccolta, si preoccupa dello smaltimento dei rifiuti in impianti che sono fuori dal perimetro della gara. Il meccanismo perverso è che il gestore svolge questa attività, emette fattura ai Comuni appartenenti ad Ato, basandosi su database comunali. In base a quei numeri Sei Toscana emette quattro fatture l'anno che i Comuni sono obbligati a pagare. Il risultato è che il rischio imprenditoriale del gestore è zero, ma è tutto in capo ai Comuni, che devono poi recuperare la risorsa dai cittadini attraverso il sistema tariffario. Il sistema dunque è bacato da un difetto di concezione iniziale. La legge regionale, inoltre, nasce sul fatto che le tre aree, i tre Ato (Sud, centro e costa) siano in autonomia impiantistica, e questa è una norma sana. L'Ato Toscana Sud è in esubero impiantistico, l'area costa in autonomia, l'area centrale non lo è.

Chiedere la risoluzione anticipata del contratto è quello che indica il vostro atto di indirizzo: il problema però è che la procura di Firenze indaga su personaggi coinvolti direttamente nella gara. Il contratto sarebbe maturato in un clima inquinato. Il contratto è quindi nato sotto una stella non propriamente limpida. Ancora dopo due anni, non sappiamo però se i soggetti coinvolti nell'indagine saranno rinviati a giudizio per responsabilità personale o per l'art.5 del d.l. 231 del 2011, che individua la responsabilità in capo ad una società e non alle persone. Non sappiamo a cosa approderanno i magistrati della procura di Firenze. Se i reati fossero personali la risoluzione anticipata del contratto potrebbe produrre una richiesta danni da parte del gestore che verrebbe privato di un diritto alla gestione, che non può essere messo in discussione per responsabilità personali di soggetti terzi e potremmo essere anche chiamati a rifondere un danno. Motivi di opportunità ci indicano oggi di non prendere questa decisione, anche se moralmente, eticamente, politicamente questo atto di indirizzo andrebbe portato in assemblea di Ato”. Paolo Lepri ha insistito sulla necessità di chiedere la risoluzione del contratto, punto sul quale ha manifestato il suo accordo anche il consigliere Roberto Bardelli. La Lega ha proposto un emendamento che è stato fatto proprio dal Movimento 5 Stelle. Angelo Rossi e Federico Scapecchi hanno manifestato dubbi sul voto e l'intenzione di non esprimersi a favore. L'atto di indirizzo è stato approvato con 12 voti favorevoli.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Atti di indirizzo, il consiglio di Arezzo boccia quello contro i nuovi fascismi. Approvato quello di risoluzione del contratto con Sei Toscana

ArezzoNotizie è in caricamento