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Microchip, vaccino, guinzaglio e museruola. Approvato il regolamento per le aree di sgambamento dei cani

Gli spazi cittadini sono 20, distribuiti fra 18 parchi pubblici. L'assessore Carlettini: "il testo detta norme a garanzia del benessere degli animali, della sicurezza di questi ultimi e delle persone"

Approvato dal consiglio comunale di Arezzo, su proposta dell’assessore Giovanna Carlettini, il regolamento per l’accesso e l’utilizzo delle 20 aree per cani distribuite fra 18 parchi pubblici cittadini: “il testo detta norme a garanzia della corretta fruizione dei suddetti spazi, del benessere degli animali, della sicurezza di questi ultimi e delle persone. È sempre bene ricordare che la presenza dei cani e degli animali da affezione in generale è importante per il ruolo di sostegno, di gratificazione e anche educativo che svolgono. Ringrazio la consigliera comunale Meri Stella Cornacchini che ha sollevato il problema della mancanza di una disciplina specifica per queste aree”.

Veniamo ai contenuti del regolamento: intanto le aree in questione sono individuate da apposito cartello, posto in prossimità dell’ingresso, con la dicitura “Area pubblica di sgambamento per cani”. Vi possono accedere solo i cani accompagnati dai proprietari. I cani dentro l’area devono essere sei al massimo, iscritti all’anagrafe canina e identificati da apposito microchip, in buono stato di salute e sottoposti ai trattamenti preventivi vaccinali e antiparassitari. I cani nelle aree in questione possono stare in libertà, senza guinzaglio e museruola, ma i responsabili devono comunque essere muniti di entrambi, da utilizzare per motivi di sicurezza in caso di necessità. Se ci sono persone in attesa fuori con i loro animali, il cane all’interno potrà sostarvi per massimo mezz’ora. È vietato lasciare a terra rifiuti di qualsiasi genere e deiezioni. La vigilanza su queste aree è svolta dalla polizia municipale e dalle guardie zoofile autorizzate.

Renato Viscovo ha voluto dare pubblica dimostrazione di vicinanza alla famiglia proprietaria del cane rimasto recentemente vittima di un aggressione mortale in un parco cittadino mentre per Michele Menchetti sarà difficile controllare se i cani presenti siano sottoposti a tutti i trattamenti richiesti. Luciano Ralli ha ricordato che “ci sono già inquadramenti regolamentari di cui il Comune si è dotato che potrebbero confliggere con il testo che ci viene sottoposto. A controllare il rispetto di questo regolamento, peraltro molto dettagliato, ci sono anche le guardie zoofile autorizzate che potrebbero avere qualche problema a verificare ogni aspetto previsto”. Meri Stella Cornacchini ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla stesura di queste regole. “Ne avevamo bisogno. Un appello anche al senso di responsabilità delle persone”. L’opposizione ha sollevato la necessità di alcune modifiche “armonizzatrici” chiedendo il rinvio della delibera. Simon Pietro Palazzo “pur dichiarandosi disponibile a un confronto in Cat sull’argomento” ha ricordato che “siamo in presenza di un lavoro comunque importante da portare a termine. Non è approvandolo adesso che andiamo a ledere lo spirito del regolamento stesso”. Anche Renato Viscovo si è detto “disponibile in futuro a valutare modifiche migliorative ma oggi abbiamo la possibilità di dare alla città uno strumento richiesto”. Anche per Meri Stella Cornacchini “l’importante è partire con regole specifiche senza addurre ulteriori pretesti”. La delibera è stata approvata con 17 voti favorevoli.

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