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Le Acli raccolgono le firme contro la propaganda nazi-fascista

Da lunedì 22 a venerdì 26 febbraio, l’associazione ospiterà tre giornate per sostenere l’iniziativa popolare. La mobilitazione aclista sensibilizzerà verso la necessità di frenare il divulgare di messaggi di odio e razzismo

Le Acli di Arezzo aderiscono alla mobilitazione a favore della proposta di legge di iniziativa popolare per combattere la propaganda fascista e nazista. Lunedì 22 febbraio dalle 9.00 alle 12.30, mercoledì 24 febbraio dalle 15.00 alle 18.30 e venerdì 26 febbraio dalle 15.00 alle 18.30, i locali dell’associazione in via Guido Monaco saranno sede di una raccolta di firme con cui ogni cittadino potrà portare un contributo a questo progetto promosso dal Comune di Sant’Anna di Stazzema dove si verificò una delle più cruente stragi di civili della seconda guerra mondiale.

L’obiettivo è il raggiungimento di 50.000 firme per poter presentare e dibattere la proposta di legge in Parlamento, dunque le Acli saranno promotrici di un impegno volto a illustrare l’iniziativa e a sensibilizzare ogni cittadino verso le motivazioni per cui aderire. Nelle tre giornate, infatti, saranno presenti alcuni volontari che accompagneranno nella corretta compilazione dei moduli e che spiegheranno il valore di una proposta che vuole bloccare il dilagare sempre più insistente di messaggi di odio e razzismo ispirati ad una matrice nazi-fascista, con la certificazione delle firme che avverrà a cura del consigliere comunale Andrea Gallorini. Questa iniziativa rappresenta un’occasione anche per vietare la vendita e la produzione di oggetti con simboli fascisti e nazisti, oltre che per prevedere pene certe per la propaganda su strumenti telematici o informatici.

«La nostra associazione - commenta Valentina Matteini, vicepresidente delle Acli di Arezzo, - non poteva restare indifferente di fronte a questa mobilitazione e ha ritenuto importante portare un contributo alla divulgazione in città dell’iniziativa e alla raccolta di firme. La propaganda nazi-fascista e i messaggi di matrice razzista stanno oggi viaggiando senza controllo su internet e sui social network con recenti spiacevoli episodi che si sono verificati anche ad Arezzo, dunque occorre una legge nuova e severa nel rispetto della storia e dei valori di democrazia, di civiltà, di convivenza e di rispetto del prossimo».

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