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Accoglienza migranti: la maggioranza si divide sulla Fraternita. Angelo Rossi: "Primo rettore incontriamoci"

"Meglio un ente pubblico con bilanci cristallini o un'oscura, rossa, cooperativa che fa business con l'accoglienza dei migranti?". La risposta per il consigliere comunale Angelo Rossi è scontata: "preferisco assolutamente che sia una realtà come...

"Meglio un ente pubblico con bilanci cristallini o un'oscura, rossa, cooperativa che fa business con l'accoglienza dei migranti?".

La risposta per il consigliere comunale Angelo Rossi è scontata: "preferisco assolutamente che sia una realtà come la Fraternita dei Laici a fare 'scuola' di accoglienza a tutte le altre realtà presenti nel territorio". La discussione è quella che si è sviluppata all'interno del consiglio comunale che ieri pomeriggio ha chiuso la seduta con la discussione di un atto d'indirizzo proposto da Roberto Bardelli. “Chiedo alla giunta - ha spiegato Bardelli in aula - di porre in essere tutte le iniziative volte a impedire la partecipazione ai bandi che riguardano la gestione e l’accoglienza dei migranti in primis del Comune di Arezzo ma anche degli enti o di altri soggetti partecipati o controllati dal Comune stesso”. L'ultimo atto della giornata che però non ha messo tutti d'accordo. Anzi. Di fatto ha spaccato la maggioranza ed è stato respinto da otto consiglieri. Ma veniamo ai fatti. Sono le 17,30 circa e Bardelli presenta la propria proposta.

Pochi minuti dopo è il consigliere del M5S Massimo Ricci a prendere la parola. E' Angelo Rossi, ex membro di Ora Ghinelli e adesso appartenente al gruppo misto, a prendere la parola.

"Sono fortemente contrario a questo atto - ha esordito - e vi spiego anche le mie ragioni. In primo luogo da cittadino che non vuole migranti nel territorio devo sottolineare che non è nelle facoltà dell'amministrazione comunale respingere questi arrivi. Non dipende dalla volontà del governo cittadino ma dobbiamo rassegnarci ad accogliere quelli che, prefettura e questura mandano. Per tanto personalmente, di fronte a questa ineluttabilità, preferisco che le presenze nel territorio siano controllate e gestite con professionalità da chi lo sa fare e da chi, con i denari provenienti dall'assegnazione del bando, farà investimenti per la città. La Fraternita dei Laici in questo senso ha sempre svolto un lavoro eccellente e deve essere il metro di paragone per tutte le altre cooperative che fanno questo tipo di attività".

All'intervento di Rossi seguono quello di Federico Scapecchi (FI), Giovanni Bonacci (OraGhinelli), Roberto Bardelli (MNS), Massimo Ricci (M5S), Paolo Lepri (M5S), Alessandro Casi (Lega Nord) e Angiolino Piomboni (Ora Ghinelli).

Al momento della votazione il risultato è stato il seguente: 16 presenti in aula, 15 votanti, 7 favorevoli, 8 contrari e 1 astenuto. Considerata la totale assenza del Partito Democratico (vedi foto) a votare l'atto d'indirizzo è stato soltanto il Mov. e i gruppi di maggioranza che si sono, come dimostrano in numeri, spaccati in due.

"Sono convinto della bontà della mia scelta - spiega Angelo Rossi all'indomani del consiglio comunale - ho ottenuto il consenso anche da parte di altri colleghi che in aula sono intervenuti in mio supporto ed hanno appoggiato le mie obiezioni all'atto di Bardelli. Sono certo che la Fraternita sia un ente virtuoso e capace, ed è per questa ragione che invito il primo rettore Pier Luigi Rossi a continuare con questa professionalità ma non solo. Sarei felice di incontrarlo per scambiare delle opinioni con lui e per parlare del futuro. I fondi ottenuti dal bando per la gestione di strutture dedicate all'accoglienza dei migranti ogni anno vengono investiti in progetti di pubblica utilità. Magari insieme al primo rettore potremmo ragionare dove sia più giusto fare investimenti".

Pronto anche l'intervento di Francesco Romizi di Arezzo in Comune, consigliere comunale di minoranza.

"Che sui migranti si viaggi sui binari della demagogia è oramai evidente. Talmente evidente che sono stati iscritti all’ordine del giorno del Consiglio Comunale tre atti di indirizzo a firma di Roberto Bardelli in cui si chiedeva perfino di impedire la partecipazione ai bandi che riguardano la gestione e l’accoglienza dei migranti per qualunque soggetto partecipato o controllato dal Comune. Nel rendere merito alla Fraternita dei Laici per il lavoro svolto in questo settore, coerentemente con la sua storia e il suo statuto, in autonomia dalle diatribe politiche e dalle posizioni più intolleranti e “sovraniste” dell’attuale maggioranza, partendo altresì dal presupposto che è un bene che l’accoglienza sia fatta da un ente pubblico, noto con altrettanto piacere che all’interno della maggioranza stessa ci sono stati degli smarcamenti importanti che hanno affossato la richiesta di Bardelli".

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