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Accordo per il rinnovo del Ccnl per i lavoratori addetti all’industria metalmeccanica: la soddisfazione di Locatelli

Il presidente della sezione metalmeccanica di Confindustria Toscana Sud: “Siamo soddisfatti dopo tanti mesi di estenuante confronto, sulle soluzioni di sintesi trovate che mi sembrano ben equilibrate"

Dopo quindici mesi di negoziato è stata sottoscritta l’ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL per i lavoratori addetti all’industria metalmeccanica privata e alla installazione di impianti.

Un complesso confronto tra le parti ha portato a fissare dei punti nevralgici per l’accordo a partire dall’inquadramento. 

Nello specifico è stata attuata una innovativa riforma del sistema di classificazione che recepisce l’evoluzione tecnologica e organizzativa delle figure professionali articolata in 9 livelli ripartiti in 4 “campi di responsabilità di ruolo” ed in particolare: Ruoli operativi, Ruoli Tecnico Specifici, Ruoli Specialistici e Gestionali, Ruoli di Gestione del cambiamento e innovazione. 

Il secondo punto fondamentale dell’accordo è quello dei minimi tabellari, è previsto un aumento medio a regime di euro 112,00 lordi mensili al livello C3 (ex 5^ categoria).

Terzo ambito su cui si è trovato un compromesso è quello legato alla conferma del welfare contrattuale da mettere a disposizione dei lavoratori (che resta pertanto pari a euro 200,00 annui), della sanità integrativa e della previdenza complementare (quest’ultima resa anche più favorevole per i giovani a partire dal 2022). 

Sul tema della formazione professionale, oltre alla conferma del monte ore riservato ai dipendenti è stata prevista la messa a disposizione di speciali servizi (finanziati con un contributo aziendale una tantum) che agevoleranno le aziende nell’organizzazione delle attività formative.

Così commenta il traguardo raggiunto Carlo Locatelli, presidente della sezione metalmeccanica di Confindustria Toscana Sud: “Siamo soddisfatti dopo tanti mesi di estenuante confronto, sulle soluzioni di sintesi trovate che mi sembrano ben equilibrate. Gli elementi messi a fattor comune rappresentano una importante presa d’atto della fase di notevole trasformazione tecnologica che sta interessando le imprese metalmeccaniche anche grazie all’attuazione del fondamentale piano industria 4.0. Il compromesso trovato sui quattro punti salienti rappresenta un equilibrio sia normativo che economico, quest’ultimo aspetto assume un significato ancora più pregnante in una fase di difficoltà come l’attuale”.

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