rotate-mobile
Meteo

Sistema di allerta meteo regionale: come funziona e il significato dei quattro codici

Da non sottovalutare l'importanza dell'auto prevenzione che i cittadini devono mettere in pratica ogni volta che viene emesso un bollettino di avviso di una certa criticità per eventi atmosferici

Come funziona il sistema di allerta meteo regionale? I cittadini aretini se lo saranno chiesto più volte, almeno ogni volta che hanno visto rilanciare articoli con notizie riguardanti codici gialli, oppure arancioni per neve o per ghiaccio. Di sicuro i dubbi più grossi sono nati quando il Comune di Arezzo ha chiuso le scuole nel giorno in cui non ha nevicato e le ha lasciate aperte nel giorno in cui il manto nevoso ha fatto capolino anche in città. Ricordate? Ma perché? Dipende dal bollettino meteo emesso dalla Regione Toscana, dal codice di allerta che era previsto per la zona aretina.

Ricostruiamo di seguito tutto il sistema di allertamento impostato da Regione Toscana.

Quali rischi sono presi in considerazione nell'allerta meteo?

I rischi che sono presi in considerazione dal sistema di allertamento meteo in Toscana sono legati a: inondazioni (rischio idraulico), frane, smottamenti e allagamenti causati dai corsi d'acqua minori (rischio idrogeologico), temporali forti,  vento forte, mareggiate, neve, ghiaccio.

A cosa serve l'allerta?

Ci sono più obiettivi perseguiti con la comunicazione dell'allerta meteo, innanzitutto segnalare preventivamente la possibilità di verificarsi di eventi meteo potenzialmente pericolosi; poi ovviamente attivare presso i soggetti istituzionali e le altre strutture operative la verifica della capacità di intervento in caso di necessità; mettere in atto alcune misure di protezione preventive nei casi in cui queste siano possibili, come previsto nei piani di protezione civile.

Ma le notizie diramate sull'allerta meteo sono dirette anche ai cittadini stessi "perché prestino attenzione ai possibili rischi connessi ai fenomeni meteo e affinché adottino comportamenti corretti durante gli eventi. L'auto-protezione è infatti lo strumento più efficace per garantire la propria sicurezza, soprattutto in caso di eventi repentini.

Come funziona l'allerta meteo?

Si basa su previsioni metereologiche che si effettuano con un anticipo di circa 12-24 ore dal previsto inizio dei fenomeni. Risultano essere molto affidabili, ma non sono esenti da un certo grado di incertezza. Queste tempistiche servono per ottenere il miglior compromesso possibile tra la necessità da una parte di avvisare in caso di eventi pericolosi, dall'altra di evitare troppi falsi allarmi. Per restare aggiornati delle possibili evoluzioni anche durante l'allerta stessa, il cittadino deve consultare i canali ufficiali e fare riferimento al proprio Comune che costituisce la struttura di protezione civile di riferimento per il cittadino.

I famosi quattro colori per i codici

Sono quattro colori per quattro livelli diversi di allerta. Un sistema immediato che è condiviso sia a livello nazionale che a livello europeo.

Si parte dal verde che non prevede nessuna criticità, passando per il giallo, l'arancione e infine il rosso. Il colore è assegnato sia in base alla probabilità di accadimento dell'evento che dei possibili impatti. I diversi colori comportano una diversa attivazione del sistema di protezione civile e suggeriscono diversi comportamenti di autoprotezione da parte dei cittadini.

Come spiega la Regione Toscana, ogni giorno il Centro Funzionale regionale emette un bollettino di valutazione delle criticità regionali con l'indicazione per ogni zona di allerta del relativo codice colore che esprime il livello di criticità previsto per i diversi rischi.

tabella-allerta-meteo

Codice verde

Nel caso di codice verde non sono previsti fenomeni intensi e pericolosi, possono comunque essere presenti fenomeni meteo legati alla normale variabilità stagionale.

Codice giallo

Le strutture competenti a livello locale vengono avvisate per via telematica in modo che possano verificare che siano pronte ad attivarsi in caso di necessità e che possano seguire l'evoluzione durante il manifestarsi degli eventi. In generale il codice giallo è relativo ad eventi potenzialmente pericolosi ma circoscritti, per cui è difficile prevedere con anticipo dove e quando si manifesteranno. A livello regionale viene attivata una fase di "vigilanza" particolare relativa all'evoluzione dei fenomeni meteo.

Codice arancione

Previsti fenomeni più intensi del normale, pericolosi per cose e persone.

Codice rosso

Previsti fenomeni estremi, molto pericolosi per cose e persone.

Per codice arancione e rosso:

Il bollettino assume valenza di "Avviso di Criticità": viene adottato dal Sistema Regionale di Protezione Civile come "Stato di Allerta Regionale", diramato a tutti i soggetti che fanno parte del sistema di protezione civile regionale: Province, Comuni, Prefetture, strutture operative, volontariato, gestori dei servizi e della viabilità al fine di rendere questi soggetti pronti a fronteggiare l'evento ed adottare misure di preparazione e prevenzione se possibili, eventualmente diversificate per i due livelli in base alle proprie procedure operative. Dell'emissione dello stato di allerta è data massima diffusione anche tramite comunicati stampa, diramati attraverso i diversi canali possibili (tv, radio, web, social networks). 

La Toscana divisa in Zone di Allerta

Per ottenere una maggiore precisione nella previsione degli eventi, il territorio della Toscana è suddiviso in zone di allerta su ciascuna delle quali viene valutato un livello di allerta per ogni rischio considerato.
Le informazioni sulla situazione vengono sintetizzate su due mappe della Toscana, aggiornate almeno una volta al giorno alle 13:00, che indicano le possibili criticità nelle prossime 36 ore (oggi e domani) su ognuna delle 26 zone di allerta relativamente ad ogni rischio.

Quali sono gli attori del sistema di allerta meteo?

Il Centro Funzionale Regionale svolge sia attività di previsione sia attività di monitoraggio e sorveglianza di eventi meteo-idrogeologici e idraulici e dei loro effetti sul territorio. 
In Toscana sono due le componenti del Centro funzionale:

  • Il Consorzio LaMMA, consorzio tra CNR e Regione Toscana, che è responsabile delle attività di previsione, monitoraggio e sorveglianza delle forzanti meteorologiche che possono generare scenari di rischio sul territorio;
  • Il Servizio idrologico Regionale che è responsabile della valutazione della pericolosità e dei  possibili scenari di criticità̀ idraulica e idrogeologica in base agli effetti delle piogge previste; gestisce inoltre la rete di monitoraggio meteo-idro-pluviometriche e mareografica e assicura il funzionamento delle strutture di comunicazione informatiche e del necessario flusso informativo.

Il sistema regionale della protezione civile è organizzato dalla Regione in stretto contatto con le strutture nazionali preposte, con tutti i Comuni e le Province. Dispone di una Sala operativa SOUP in funzione 24 ore su 24 e 365 giorni all'anno in grado di allertare in tempo reale tutte le forze e le strutture che devono intervenire in caso di situazioni di pericolo legate alle condizioni atmosferiche. La Protezione civile regionale si avvale inoltre della fitta rete di associazioni che operano in questo settore e che sono iscritte nel Registro regionale del volontariato.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sistema di allerta meteo regionale: come funziona e il significato dei quattro codici

ArezzoNotizie è in caricamento