rotate-mobile
Meteo

"Anomalie termiche di 8-10°", verso lo stato di emergenza per siccità. Il caso delle perdite delle reti

L'Autorità idrica Toscana stilerà un rapporto alla Regione con gli interventi gestionali (autobotti e riparazione perdite) e infrastrutturali (nuovi pozzi, sostituzione reti, collegamenti rapidi tra reti esistenti) per supportare la richiesta dell'emergenza nazionale

Possibile stato di emergenza all'orizzonte per quanto riguarda la siccità. A premere per la misura è anche l’Autorità Idrica Toscana (Ait) che sta analizzando i primi report richiesti a tutti i gestori del servizio idrico, tra cui Nuove Acque nell'Aretino. La situazione delle falde idriche nel territorio regionale appare complessivamente "molto critica", in particolare nella fascia costiera. "Le possibili proiezioni per le prossime settimane, potrebbero mostrare un quadro negativo dello stato delle riserve idropotabili, specie lungo la costa", spiega una nota Ait.

“Stiamo andando verso la tempesta perfetta: abbiamo le temperature più alte del 2003, anno di maggiore calore in Toscana, e la scarsità di piogge del 2012, anno più siccitoso per la nostra Regione”. Si è epsresso così il direttore di Ait, Alessandro Mazzei che ha aggiunto: “Abbiamo chiesto ai gestori l’elenco delle opere e degli interventi che si possono realizzare in estrema urgenza per far fronte alla situazione di criticità. Nei giorni scorsi Ait aveva già sensibilizzato i Comuni toscani per ridurre i consumi di acqua, e oltre la metà dei sindaci ha già adottato l’ordinanza contro l’uso improprio delle risorsa idrica". E tra questi c'è anche il Comune di Arezzo. "Adesso - aggiunge Mazzei - dobbiamo stringere ancora di più l’uso del nostro bene più prezioso”.

Le azioni di Ait

Nei prossimi giorni Ait trasmetterà alla Regione Toscana il quadro della situazione generale su tutto il territorio, comprensivo dei necessari interventi gestionali (autobotti e riparazione perdite) e infrastrutturali (nuovi pozzi, sostituzione reti, collegamenti rapidi tra reti esistenti). Questo rapporto servirà alla Regione Toscana per supportare la dichiarazione di stato di emergenza nazionale. Tale richiesta potrà essere confermata da un atto del governo Draghi. Infatti proprio oggi l’Autorità di Distretto dell’Appennino settentrionale ha dichiarato di voler innalzare il livello dell’allerta, portandolo a uno stato di severità per tutto il proprio territorio, che include quasi tutta la regione Toscana.

Siccità, la situazione

 Il 2022 si sta dimostrando particolarmente critico dal punto di vista climatico e ambientale sull'Italia. “C'è un deficit idrico sempre più grave che penalizza gran parte del nostro territorio a causa di una siccità che morde da mesi- spiega il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara - è infatti da almeno novembre dello scorso anno che si registrano precipitazioni ben inferiori alla media". Anche in Toscana, ma non è la situazione più critica. "Al Nord e in particolare al Nordovest i deficit idrici sono impressionanti, anche del 60-70% da inizio anno ad oggi".

E aggiunge: “I temporali estivi non possono certo colmare questo deficit idrico, scaricando per loro natura precipitazioni talora anche importanti, ma in aree ristrette del territorio. Ci vorrebbero di fatto le grandi assenti degli ultimi mesi: le perturbazioni atlantiche che distribuiscono equamente le piogge. Ad aggravare ulteriormente una condizione di partenza già critica ci stanno pensando le temperature eccezionalmente anomale: in particolare da maggio ad oggi il caldo africano ha interessato a più riprese l'Italia, con solo effimere modulazioni. Temperature superiori alla media anche di 8-10°C per giorni e giorni (come nell'Aretino, nda) con punte reiterate di 38-40°C". E anche in provincia di Arezzo, nei giorni scorsi, è stata sfondata la soglia dei 40°.

Il secondo giugno più caldo di sempre

Secondo i dati dell'Isac-Cnr il mese di giugno appena conclusosi è stato in Italia il secondo più caldo mai registrato, con una temperatura media superiore alla norma di 2.88°C. Al primo posto resta giugno 2003 con un'anomalia termica di ben 3.44°C. I valori termici sono risultati superiori alla media su tutto il territorio nazionale, sia per quanto riguarda i valori minimi che massimi. Nel caso specifico dei valori massimi, l'anomalia rispetto alla media sale a 3.24°C a pochi decimi di grado dal record del 2003 che fu 3.89°C. E allargando l'orizzonte, ci si accorge di un fatto ancor più significativo: il semestre gennaio-giugno del 2022 è stato il più caldo fino ad ora registrato con un'anonalia media di 0.76°C.

Le cause

“Volgendo lo sguardo alle cause dirette, ci accorgiamo dell'anomala persistenza di potente anticiclone a matrice sub-tropicale sull'Europa occidentale che negli 8 mesi ha mantenuto ben salde le proprie posizioni, pur con temporanee rimodulazioni e spostamenti di baricentro – prosegue Ferrara di 3bmeteo.com – una notevole ingerenza che ha spesso costretto le piovose perturbazioni atlantiche ad aggirare l'ostacolo sul Nord Europa per poi ripiegare verso quella orientale: sull'Italia sono arrivate dunque le 'briciole', salvo rari casi. Contestualmente l'anticiclone è stato spesso accompagnato dalla risalita di masse d'aria particolarmente calde dal Nord Africa per non dire roventi negli ultimi due mesi, che hanno dilagato a più riprese sul Mediterraneo e l'Italia. Una situazione eccezionale che sta diventando quasi la normalità in questa epoca di riscaldamento globale ormai conclamato”.

Minime tropicali

Soprattutto in queste ultime due settimane - spiega 3BMeteo - l'accumulo quotidiano di calore sta facendo lievitare le temperature minime, che durante le ore notturne sono spesso paragonabili a quelle tropicali. Su diverse aree da Nord a Sud infatti la scorsa notte si sono registrate minime superiori ai 22-23°C, talora addirittura di 25-26°C in particolare sulle grandi aree urbane ma anche sulle zone costiere: quest'ultime sono temperature minime del tutto paragonabili a quelle delle città poste nella fascia tropicale, come ad esempio Bangkok e Singapore. Contestualmente anche il Mediterraneo registra temperature superficiali ben superiori alla media, in particolare proprio sui bacini italiani dove in alcuni casi la temperaura dell'acqua raggiunge anche i 26-28°C, condizioni praticamente tropicali (e decisamente precoci per il periodo).

Possibile cambiamento

“Anche le ultime emissioni modellistiche - aggiunge Ferrara - delineano quantomeno uno stop parziale della canicola africana sull'Italia nei prossimi giorni. Dal 7-8 luglio (nell'Aretino da giovedì 7, nda) e per qualche giorno infatti la rimonta di un potente anticiclone delle Azzorre sull'Europa occidentale dovrebbe favorire la discesa di masse d'aria più fresca dal Nord Europa verso l'Italia, lungo il suo bordo destro. Dinamica che quindi determinerà un abbassamento di latitudine dell'anticiclone africano, con aria più fresca in ingresso da Nord verso Sud. Il prezzo da pagare potrebbero tuttavia essere qualche temporale talora molto intenso, a carattere di nubifragio con grandine di grosse dimensioni e violente raffiche di vento, questa volta anche al Centrosud, specie lato adriatico. Potrebbe tuttavia trattarsi di una parentesi di alcuni giorni: entro metà mese non è escluso che l'anticiclone africano torni in auge. Ad ogni modo le proiezioni stagionali confermano una elevata probabilità di trend più secco e oltremodo caldo del normale anche per il prosieguo dell'estate, una condizione che aggraverebbe ulteriormente la situazione già molto seria in cui versiamo".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Anomalie termiche di 8-10°", verso lo stato di emergenza per siccità. Il caso delle perdite delle reti

ArezzoNotizie è in caricamento