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Toccare, guardare, muovere: come riconoscere le banconote false

Le banconote più falsificate sono quelle da 20 e 50 euro sulle quali si presta la minore attenzione. Come riconoscerle

Sono 46.470 le banconote riconosciute come false e ritirate nel secondo semestre del 2019 nonostante le nuove misure di sicurezza per rendere difficile il proliferare delle 'copie non autorizzate'. E' un dato che pur essendo in calo rispetto allo stesso periodo del 2018 (del 13%) deve alzare il livello di guardia di quelle attività che sono solite ricevere pagamenti in contanti. I tagli maggiormente falsificati sono quelli da 20 e 50 euro, tra i più diffusi e sui quali si presta meno attenzione. Ovviamente chi si trova in possesso di una banconota falsa non deve tentare di spenderla, nemmeno se fosse stato raggirato, ma deve invece presentarsi agli sportelli delle banche o degli uffici postali o delle Filiali della Banca d'Italia che se necessario provvederanno a ritirarla dalla circolazione redigendo un verbale rilasciato a chi ha denunciato il falso.

Le tre regole da seguire per riconoscere una banconota falsa

Per riconoscere le banconote false è bene usare il metodo basato sulle tre parole chiave: "toccare, guardare, muovere".

20 euro caratteristiche sicurezza-2-2
Sui biglietti compare un ritratto di Europa, figura della mitologia greca, che arricchisce le banconote con un volto umano. La figura compare tenendo una banconota in controluce, sulla sinistra insieme alla cifra del valore di 20 euro. Sulla destra invece la finestra nell’ologramma rivela, in trasparenza, il ritratto di Europa su entrambi i lati del biglietto. La banconota da 20 euro è ispirata allo stile architettonico gotico del XIII e del XIV secolo. Toccando la banconota sul fronte si percepiscono i trattini in rilievo lungo i margini destro e sinistro. Inoltre l’immagine principale, le iscrizioni e la cifra di grandi dimensioni indicante il valore di 20 euro sono stampati in rilievo. Muovendo la banconota la cifra brillante nell’angolo inferiore sinistro cambia colore passando dal verde smeraldo al blu scuro e produce l’effetto di una luce che si sposta in senso verticale. Sulla destra la striscia argentata rivela il ritratto di Europa, una riproduzione dell’immagine principale e la cifra del valore. Inoltre dalla seconda serie l'acronimo della Banca centrale europea compare in nove varianti linguistiche (BCE ECB ЕЦБ EZB EKP EKT EKB BĊE EBC). Il nome della moneta è scritto in caratteri cirillici (EBPO) in seguito all’adesione della Bulgaria all’Unione europea nel 2007, oltre che in caratteri latini (EURO) e greci (EYPΩ). La cartina dell’Europa sul retro delle banconote della seconda serie include anche Malta e Cipro.

Come riconoscere l'autenticità di una banconota da 50 euro

50 euro caratteristiche sicurezza-2-2
Come nella banconota da 20 euro anche nelle banconote da 50 euro dalla seconda serie compare un ritratto di Europa. La figura compare tenendo una banconota in controluce, sulla sinistra insieme alla cifra del valore di 50 euro. Sulla destra invece la finestra nell’ologramma rivela, in trasparenza, il ritratto di Europa su entrambi i lati del biglietto. La banconota da 50 euro è ispirata allo stile architettonico rinascimentale del XV e del XVI secolo. Toccando la banconota sul fronte si percepiscono i trattini in rilievo lungo i margini destro e sinistro. Inoltre l’immagine principale, le iscrizioni e la cifra di grandi dimensioni indicante il valore di 50 euro sono stampati in rilievo. Muovendo la banconota la cifra brillante nell’angolo inferiore sinistro cambia colore passando dal verde smeraldo al blu scuro e produce l’effetto di una luce che si sposta in senso verticale. Sulla destra l'ologramma, cioè la striscia argentata sulla destra, rivela il ritratto di Europa, una riproduzione dell’immagine principale e la cifra del valore. Inoltre dalla seconda serie l'acronimo della Banca centrale europea compare in nove varianti linguistiche (BCE ECB ЕЦБ EZB EKP EKT EKB BĊE EBC). Il nome della moneta è scritto in caratteri cirillici (EBPO) in seguito all’adesione della Bulgaria all’Unione europea nel 2007, oltre che in caratteri latini (EURO) e greci (EYPΩ). La cartina dell’Europa sul retro delle banconote della seconda serie include anche Malta e Cipro.

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