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Inserimento lavorativo dei rifugiati. Parla l'esperto: "Consapevolezza di diritti e doveri prima strada per l'integrazione"

Durante la giornata ha affrontato il tema dei tempi di inserimento lavorativo dei rifugiati e dei metodi e dei percorsi di formazione per facilitare l’integrazione nel mercato del lavoro nonché i risultati ottenuti durante le ricerche portate avanti

Prosegue il ciclo di seminari sui temi dell'integrazione e della radicalizzazione organizzato ad Arezzo dal Dipartimento di Scienze della formazione, scienze umane e della comunicazione interculturale dell’Università di Siena nell'ambito del progetto "Forward".

Paolo Federighi, docente di Pedagogia all’Università di Firenze, impegnato in attività di ricerca anche in ambito internazionale (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, Commissione europea, Unesco e altre istituzioni) è intervenuto per approfondire insieme ai laureandi i risultati ottenuti durante il suo ultimo studio.

Durante la giornata ha affrontato il tema dei tempi di inserimento lavorativo dei rifugiati e dei metodi e dei percorsi di formazione per facilitare l’integrazione nel mercato del lavoro nonché i risultati ottenuti durante le ricerche portate avanti.

“Abbiamo condotto degli studi - spiega il docente - su circa 700 cittadini extracomunitari. I risultati che abbiamo ottenuto sono stati stupefacenti ed hanno dimostrato come accrescere una maggiore sicurezza e consapevolezza a livello lavorativo possa essere per loro facile traino per l’integrazione e la costruzione di una vita autonoma”.

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