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Parità di genere sul lavoro? La donne devono scalare una montagna. L'inchiesta aretina

Quarto appuntamento con "La voce del Colonna", realizzato dagli studenti del Liceo Vittoria Colonna in collaborazione con ArezzoNotizie. Oggi si parla di disuguaglianze di genere

Ecco il quarto appuntamento con il giornale "La voce del Colonna", realizzato dagli studenti del Liceo Vittoria Colonna in collaborazione con ArezzoNotizie. Oggi si parla di disuguaglianze di genere.

La condizione femminile: un argomento ancora da affrontare

di Francesca Vigiani, Laura Maestrini, Flavia Bertoldi

Ancora oggi sono numerose le persone che non conoscono la definizione di femminismo; il femminismo è un movimento mirato a stabilire l’uguaglianza politica, economica, personale e sociale dei sessi, rivendicando pari diritti e dignità tra donne e uomini.

Il movimento nasce nei primi anni del 1800 con lo scopo di promuovere l’emancipazione delle donne, le quali per molto tempo sono state considerate inferiori all’uomo sul piano giuridico, economico e civile, per tan to sono rimaste escluse da una serie di diritti e attività.

Il ruolo della donna era quello di occuparsi dei figli e svolgere le faccende domestiche. Non solo: le donne non potevano amministrare il loro patrimonio senza il consenso del padre o del marito. L’industrializzazione ha contribuito al cambiamento, poiché le donne iniziando a percepire uno stipendio per il loro lavoro sono divenute maggiormente consapevoli del loro valore.

La donna oggi nella nostra cultura ha acquistato libertà e importanza, tuttavia, nonostante i numerosi passi avanti, esistono ancora pregiudizi e discriminazioni nei confronti della figura femminile, basti pensare ai numerosi stereotipi riguardanti la donna “donna al volante pericolo costante”, “chi dice donna dice danno”, frutto di una cultura superficiale e ancora tendenzialmente maschilista e legata a banali etichette.

Durante questi mesi di chiusura moltissime sono le donne che hanno perso il lavoro; con una perdita totale di 440 mila posti di lavoro, 312 mila erano donne, per questo si è parlato di shecession, ovvero la recessione che colpisce le donne molto più degli uomini; sono le donne le principali vittime di questa crisi globale causata dal virus.

Grazie a dei sondaggi che abbiamo proposto all’interno della nostra scuola è risultato che il 67% degli studenti ritiene che gli uomini abbiano possibilità migliori in ambito lavorativo. Questo ci fa capire quale sia la percezione della figura femminile agli occhi degli adolescenti e che ancora oggi le disparità e le discriminazioni sfortunatamente continuano ad esistere, ma questo non deve scoraggiare, anzi, le donne, come dice Ilaria Capua, ricercatrice in virologia, devono essere delle “rose quadrate”, sensibili come una rosa ma protette da una corazza.

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