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"Dopo 16 anni nella paritaria e 4 di ruolo nella scuola statale torno precaria". Il caso della maestra Roberta

Roberta è una delle maestre che torneranno nel girone dantesco dei precari della scuola nonostante 20 anni di esperienza con i bambini e di formazione sul campo, proprio per il suo diploma magistrale riconosciuto abilitante con riserva

"Ho saputo da poche ore, sono ancora turbata". Così Roberta maestra della scuola dell'infanzia statale commenta quanto sta accandendo a lei e ad altre colleghe colpite nel vivo del loro lavoro da un provvedimento frutto di una sentenza del Tar dopo un lungo iter giudiziario. 

"Da quattro anni lavoro come educatrice nella scuola dell'infanzia statale, sono di ruolo e ho un contratto a tempo indeterminato, ma questo provvedimento mi farà tornare precaria. Avrò un lavoro a tempo determinato che scadrà il 30 giugno prossimo e da settembre si tornerà a fare supplenze. Questo nonostante anche altri 16 anni di lavoro nella scuola dell'infanzia paritaria."

Roberta è una delle maestre che torneranno nel girone dantesco dei precari della scuola nonostante 20 anni di esperienza con i bambini e di formazione sul campo, proprio perchè il suo diploma magistrale riconosciuto abilitante con riserva negli anni passati adesso viene di nuovo considerato non idoneo e quindi lei e altre 100 colleghe circa vengono rigettate fuori dal sistema degli insegnanti di ruolo. Perché il suo contratto con lo Stato per insegnare nella scuola pubblica riportava la dicitura "con riserva".

"E' avvenuto il depennamento, aspetto solo il cambio di contratto, ma tutto questo non è giusto e crea una disparita di condizione. E pensare che ho superato il primo anno di prova nella scuola statale e sono anche la fiduciaria del plesso dove lavoro." La fiduciaria è quella maestra cha ha il ruolo di coordinamento e organizzazione della scuola dove ha l'incarico, che fa anche da tramite con l'istituto comprensivo e la dirigente. "Se siamo adatte anche per questi ruoli di insegnamenti e di reponsabilità come fiduciaria perché non siamo in diritto di essere stabilizzate?"

"Io sono tra quelle che non hanno avuto la fortuna di lavorare subito nello statale, quando arrivò il momento del concorso straordinario senza selezione io non mi potei iscrivere perché mi mancavano quattro mesi per maturare due anni di presenza nello statale. Bandirono il concorso a febbraio e io avrei fatto i due anni di statale a giugno. Non ho potuto partecipare."

Una condizione amara per Roberta e le colleghe che come lei hanno maturato esperienza sul campo e hanno fatto formazione, ma quel diploma magistrale iniziale non è riconosciuto. "Contesto - aggiunge Roberta - la specificazione del Consiglio di Stato che ha detto che noi avremmo dovuto fare domanda per la graduatoria nel 2007, nessuno potema immaginare che sarebbe andata così, nessuno ce lo ha mai detto, nel 2007 già lavoravo da sei anni." 

Come risolvere questo problema? "Non so, ma è certo che non voglio sentire parlare di sanatoria perché non siamo da sanare ma da stabilizzare, una vita dedicata ai bambini alla formazione continua con le persone che ho incontrato nel mio percorso. Ma nonostante tutto mi ha detto proprio male."

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