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Dad, manuale di sopravvivenza per insegnanti e alunni

Dopo un anno di pandemia, l'unica soluzione trovata per le scuole è la chiusura: la didattica a distanza è diventata la nuova modalità d'istruzione. Vediamo allora come ottimizzarla e affrontarla al meglio, sia per gli insegnanti, sia per gli studenti

Da oltre un anno siamo alle prese con la pandemia e da oltre un anno abbiamo imparato a conoscere il termine Dad, vale a dire la didattica a distanza che tanto ha fatto e sta facendo discutere. Con la speranza di poter riprendere al più presto le lezioni in classe, al momento studenti e genitori devono far fronte alle difficoltà e ai disturbi che e sono scaturiti. Vediamo allora, assieme alla psicologa Samantha Travini di Ohga.it, come affrontare al meglio questa situazione che ormai si prolunga da tempo e non accenna a risolversi a breve. Chiariamo prima però, una volta oer tutte, la differenza tra DAD e DDI.

Differenza tra DAD e DDI

Molti tendono a confondere – ed è assolutamente comprensibile - la DDI con la DAD, ovvero con la Didattica a Distanza adottata dalle scuole durante il lockdown del 2020. Tra le due modalità di insegnamento, però, ci sono delle differenza cruciali. Ecco quali.

  • La didattica integrata digitale (DID) è tale proprio perché integra digitale e presenza, mentre la didattica a distanza (DAD) è svolta interamente sulle piattaforme digitali (può quindi essere una componente - non esaustiva - della DID). Possiamo quindi dire che la DAD è una componente della DDI ma che non si sovrappone ad essa.
  • Proprio per il suo approccio che integra digitale e presenza, spesso ci si riferisce alla DDI con terminologie provenienti dalla lingua inglese, come blended learning o hybrid learning.

Come realizzare una DAD efficace - insegnanti

Vediamo oracome si possa realizzare una didattica a distanza efficace e utile per tutti:

  • Seguire le linee guida del MIUR, che ha aperto un sito per fornire alle scuole gli strumenti da usare per la didattica digitale. Dalla piattaforma del MIUR è possibile accedere a strumenti di cooperazione, scambio di buone pratiche e gemellaggi fra scuole, webinar di formazione, contenuti multimediali piattaforme certificate.
  • Scegliere i giusti materiali da condividere con gli studenti, in base agli obiettivi di apprendimento impostati. In rete sono a disposizione molti materiali digitali, ma è importante valutare bene la fonte e la qualità educativa degli stessi.
  • Creare materiali fruibili dagli studenti. Non serve scannerizzare un foglio cartaceo e condividerlo (spesso anche in bassa qualità), ma è necessario che il materiale sia creato direttamente in digitale, cosicché gli studenti possano svolgere gli esercizi o le verifiche direttamente online, facilmente. Anche l’insegnante può, così, ricevere e analizzare i risultati molto più velocemente e agevolmente.
  • Utilizzare strumenti adeguati alla didattica a distanza, integrabili tra loro. In rete sono molti gli strumenti utili all’e-learning, ma non tutti sono intuitivi, di facile utilizzo e con la possibilità di condividere materiali tra le varie piattaforme, con pochi click.
  • Restare a disposizione degli studenti. È importante che gli alunni si sentano comunque seguiti dal docente, anche se la formazione si solge distanza; per questo è importante utilizzare chat o altri strumenti che consentano di rispondere alle loro domande e di fornire feedback sulle attività svolte.

Dad e famiglie: come sopravvivere

Per mantenere un buon equilibrio psicofisico di tutta la famiglia, anche seguendo la didattica a distanza, prova a seguire questi semplici consigli:

  • Trova uno spazio il più possibile tranquillo e libero da distrazioni e riservalo a “spazio studio”
  • Prepara solamente il materiale utile alla lezione in corso di svolgimento.
  • Lascia che i bambini e ragazzi facciano in autonomia ciò sanno fare da soli: dall’errore si possono imparare tante cose. Pensiamo alla situazione precedente l’emergenza: i bambini e ragazzi erano in classe senza l’aiuto e il supporto dei genitori. Proviamo quindi a tornare a questo concetto di normalità.
  • Tempi e spazi: anche se non ci sono più campanelle da rispettare e aule da raggiungere  è buona cosa stabilire insieme tempi e spazi della giornata. Ci sarà un tempo per lo studio, un tempo per il gioco, un tempo per lo svago e un tempo per i pasti. Creare una tabella di marcia da condividere in famiglia è utile, così che ciascuno possa organizzare il proprio tempo scandito. Anche gli spazi sono importanti per cui è bene organizzare e accordarsi in famiglia circa ciascuno il proprio spazio, dato che anche i genitori in molti casi sono in smart working.
  • La cura di sé: sebbene non dobbiamo più uscire di casa e andare in classe, è comunque importante continuare a prendersi cura di sé, proprio come se si dovesse andare a scuola o al lavoro. Continuiamo quindi a mettere in pratica le buone abitudini che anche prima mettevamo in atto: alziamoci presto la mattina, prepariamoci, vestiamoci con dei vestiti allegri e prepariamoci esattamente come se uscissimo di casa. Questi piccoli stratagemmi aiutano ad affrontare le lunghe ore dietro al computer.
  • Il tempo libero: è essenziale proteggere e preservare questo spazio. In questa fase di didattica a distanza, a volte ci si dimentica che esiste anche il tempo libero e che lo possiamo programmare. Possiamo fare tante cose, scegliamo di fare ciò che ci piace davvero e che magari prima non avevamo tempo di fare. Programmiamo anche delle attività da fare tutti insieme in famiglia, visto che tempo e spazio in questo momento lo permettono.
  • L'alimentazione: la vita dei bambini e dei ragazzi, cos come anche quella degli adulti, è spesso scandita dai momenti del pasto: sappiamo che la colazione si fa prima di uscire da casa, lo spuntino a metà mattina, il pranzo, la merenda del pomeriggio e la cena spesso tutti insieme in famiglia. Poiché il cibo è energia per il corpo e per la mente ed è anche collegato spesso con le emozioni,in questo difficilemomento è bene darsi delle regole chiare e condivise anche sull'accesso ai pasti principali, nonché agli spuntini e alle merende. Così eviteremo tante problematiche legate alla salute.

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