Dialogo fra stanze poetiche e di casa nostra. Appuntamento alle Fornaci
Domenica 6 febbraio alle ore 17 un nuovo appuntamento della stagione teatrale 2022 del Teatro le Fornaci con Di(Stanze) – Dialogo fra stanze poetiche e stanze di casa nostra, uno spettacolo di teatro e musica in residenza in questi giorni precedenti alla messa in scena.
Di(Stanze) è un dialogo tra madrigale e prosa, antico e contemporaneo, voce cantata e voce parlata: mondi che coesistono in una unica dimensione dove possono incontrarsi e valorizzarsi a vicenda. La musica si intreccia con una storia: quella di una donna e di un ragazzo, unici protagonisti del proprio mondo sconvolto dalla chiusura. Una chiusura fisica ma soprattutto figurata: nella stanza ognuno è unico, solo e protagonista. Dalla stanza non si può uscire se non scontrandosi con sé stessi, affrontandosi. Non potendo più scappare, i due si trovano, si aprono la porta e lasciano che l’altro si affacci. Al centro della scena l’emanazione delle loro coscienze che, sublimata in un canto madrigalistico, svela le parti più profonde dei due personaggi. A rendere universale la loro esperienza è la musica tratta dal Primo Libro de’ Madrigali a Quattro Voci di Pomponio Nenna (1613), costituito da 21 brevi composizioni, un esempio di sonorità appartenenti allo stile del madrigale maturo di area napoletana. Nenna è il compositore di punta di quel gruppo di valenti musicisti sostenuti e direttamente stipendiati dal nobile compositore "dilettante" Carlo Gesualdo da Venosa, le cui musiche sono tornate in voga nei giorni nostri. Il loro stile è simile: entrambi utilizzano il mezzo espressivo della dissonanza, già noto ai musicisti delle epoche precedenti, in modo ardito, improvviso. Ancora oggi dopo quattrocento anni, la musica di Nenna, almeno una volta in ogni brano, fa sussultare, coglie impreparate le nostre orecchie, ci fa "saltare sulla sedia". I testi dei madrigali raccontano di un amore struggente e pieno di contraddizioni, passionale, estremo, irrealizzabile, totalizzante ma disfunzionale, deformato. Estremo e deformato come i nostri vissuti in quarantena, amplificati dalla solitudine, e distorti dalla paura. Ma reale, reale come queste dissonanze, tangibile come questi accordi terreni e vibranti. Come il mondo emotivo che si dibatte dentro ciascuno di noi, oggi come allora.
Il costo del biglietto è 10 euro per l’intero e 7 euro per il ridotto (sopra i 65 anni, sotto i 35 anni e Spettatori Erranti). Per info e prenotazioni sarà possibile telefonare al numero 353/4342527 oppure mandare una mail all’indirizzo kanterstrasse.info@gmail.com L’accesso a teatro è regolato nell’osservanza delle linee guida della normativa anti Covid vigente.