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Teatro San Giovanni Valdarno

Arena, Pivetti, Ballantini, Bergonzoni, Hendel: ecco la stagione teatrale di San Giovanni

Scatta la stagione 2023 del Teatro Masaccio di San Giovanni Valdarno

Al via mercoledì 25 gennaio la stagione 2023 del Teatro Masaccio di San Giovanni Valdarno. Autori e interpreti di primo piano della scena nazionale per il cartellone che nasce dalla collaborazione tra l’Amministrazione comunale e la Fondazione Toscana Spettacolo onlus.

Stefano Massini, Lello Arena, Massimo Andrei, Veronica Pivetti, Dario Ballantini, Alessandro Bergonzoni, Paolo Hendel sono alcuni degli artisti che animeranno una stagione in equilibrio tra commedia, narrazione, poesia e riferimenti musicali.  

Una proposta di alto livello per tutte le tasche: abbonamento a 6 spettacoli a partire da 60 euro (55 il ridotto), biglietti a 15 e 13 euro, (13 e 11 euro ridotto). 

Prima dell’inizio della stagione, lunedì 23 gennaio alle 11:00, appuntamento speciale in matinée dedicato alle scuole con NON TRE SORELLE / НЕ ТРИ СЕСТРИ di Enrico Baraldi.

"Sei spettacoli (più un matinée) da gennaio ad aprile”, hanno dichiarato il sindaco di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi e l’assessore alla cultura Fabio Franchi. “Un cartellone indubbiamente ricco, con alcuni tra gli autori e gli interpreti più noti della scena teatrale nazionale. Incoraggiati dal notevole riscontro di pubblico della stagione 2021-2022, che ha segnato una crescita notevole del numero degli abbonati e delle presenze a teatro (con numeri spesso da tutto esaurito), avvalendoci della collaborazione e della estrema professionalità messa in campo da Fondazione Toscana Spettacolo, che ringraziamo, in questo 2023 proponiamo un cartellone addirittura più ricco rispetto a quello degli anni precedenti. Il più ricco di sempre da quando la stagione teatrale si svolge al Masaccio, in attesa della riapertura del Teatro Bucci. Più ricco per il prestigio di interpreti e autori, più ricco per numero di spettacoli: si arriva infatti a ben sei spettacoli, che spaziano dai classici, alle riletture moderne dei classici, ai monologhi brillanti, alla commedia, alla commedia musicale, alla canzone, con - sullo sfondo - l'omaggio a grandi classici ("Aspettando Godot" di Beckett a settanta anni esatta dalla prima rappresentazione assoluta, Giorgio Gaber nel ventesimo anniversario della scomparsa, Petrolini, ecc.).  Una stagione teatrale che ci piace segnalare si apre con una attenzione particolare per le scuole e per l'attualità. Oltre ai sei spettacoli della stagione, abbiamo infatti inserito un ulteriore spettacolo: un matinée rivolto alle scuole, ma aperto anche ad un pubblico più vasto: ‘Non tre sorelle’, una rilettura di ‘Tre sorelle’ di Checov, interpretata da attrici ucraine giunte in Italia grazie al progetto di accoglienza Stage4Ukraine a seguito dello scoppio della guerra nel loro Paese. Uno spettacolo interessantissimo, vincitore del premio dell'Associazione Nazionale Critici di Teatro 2022, per parlare del nostro presente, di un grande dramma del nostro presente, attraverso la "voce" di uno spettacolo classico, con l'opera del drammaturgo russo Checov utilizzata per parlare e far parlare della tragedia che sta vivendo l'Ucraina. Un ricchissimo cartellone, quindi, per divertirsi e riflettere. Per ritornare con piacere a teatro, e gustarsi la magia che da sempre il palcoscenico offre".

"Una stagione che apre il 2023 con riflessioni sulle condizioni umane e sociali dell'oggi dando la possibilità alle nuove generazioni di avvicinarsi al tema della guerra e del conflitto ucraino grazie ad un testo premiato e fortemente voluto da Fondazione. Un inizio significativo per il cartellone che accompagnerà il pubblico di San Giovanni fino ad aprile in una riconfermata sintonia con l'Amministrazione comunale - dichiara la presidente di Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Cristina Scaletti - Al Masaccio si avrà la possibilità di vivere il teatro nella sua molteplicità di generi in un'armonia di intenti che è quella di condividere momenti di cultura, riflessione, ricordo e stupore". 

"Dagli autori agli artisti, dai testi alle musiche, ogni ingrediente della stagione di San Giovanni Valdarno conferma la volontà di fare tornare il teatro al centro della socialità di una comunità - afferma la direttrice di Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Patrizia Coletta -  Siamo convinti che il pubblico risponderà a questo stimolo e si farà condurre in una programmazione pensata per vivere l'arte nei suoi trasformismi con Ballantini & Petrolini, ma anche attraverso la musica d'autore che si intreccia nell'omaggio a Gaber alla sapiente drammaturgia di Stefano Massini, fino al nuovo spettacolo di Bergonzoni e ai molti artisti di primo piano che arriveranno al teatro Masaccio fino ad aprile"

Lunedì 23 gennaio, in matinée (ore 11:00) un progetto speciale fuori abbonamento rivolto alle scuole ma aperto anche al pubblico: in scena NON TRE SORELLE / НЕ ТРИ СЕСТРИ. Liberamente non ispirato a un’opera di A. Cechov. Lo spettacolo, scritto e diretto da Enrico Baraldi, ha vinto il premio dell’Associazione Nazionali Critici di Teatro 2022.

Partendo dal testo di Cechov, alcune attrici ucraine, giunte in Italia grazie al progetto di accoglienza Stage4Ukraine, vengono coinvolte in questo spettacolo per cercare di fare memoria del loro e del nostro presente. Cosa accade se si mettono a confronto le parole di Cechov con quelle di persone che scappano dalla guerra? Cosa può raccontare uno spettacolo attraverso le voci di tre attrici ucraine in dialogo con due attrici Italiane? Che senso ha ricordare e fare teatro in questo momento storico?

Apertura della stagione teatrale, mercoledì 25 gennaio (ore 21.00, come per tutti gli spettacoli), con Lello Arena e Massimo Andrei, protagonisti di ASPETTANDO GODOT di Samuel Beckett.

Nel 1975, a ventidue anni dalla prima assoluta parigina, Beckett ritorna sul testo che lo ha reso famoso per realizzare una sua regia in lingua tedesca. Con oltre un ventennio di esperienza alle spalle, Beckett decide di «dare forma alla confusione» del testo originale. Uno degli scopi di questo nuovo allestimento è quello di riportare l’azione scenica, scenografica e testuale di questo capolavoro alle intenzioni più segrete ed intime del suo autore. Aspettando Godot è considerato il capolavoro di Beckett e del teatro dell’assurdo. Vladimiro e Estragone, aspettano l'arrivo di Godot, che però non arriverà mai. Non sappiamo chi siano questi due uomini, dove si trovino, chi sia questo Godot e perché lo stiano aspettando.

La stagione prosegue martedì 14 febbraio (ore 21.00): Stefano Massini, accompagnato dall’Orchestra Multietnica di Arezzo porta in scena QUANDO SARÒ CAPACE DI AMARE. Massini racconta a Gaber.

Stefano Massini si propone di raccontare a Gaber storie, personaggi, vicende realmente accadute, incontri e memorie che lo scrittore non avrebbe mai intercettato, se non fossero state attratte dalla calamita delle canzoni del signor G. In un cantiere poetico contagioso e intrigante, il palcoscenico si popola di personaggi fra i più diversi e inattesi. Massini coinvolge il pubblico in un viaggio di echi e rimandi, in un unico grande omaggio a Gaber, aiutato dai suoni e dai colori dell’Orchestra Multietnica di Arezzo.

Domenica 26 febbraio (ore 21.00) al Teatro Masaccio arriva Veronica Pivetti con STANNO SPARANDO SULLA NOSTRA CANZONE. Una commedia con Cristian Ruiz e Brian Boccuni e le musiche di Giovanna Gra.

America anni venti, anni d’oro e ruggenti. I baci e gli abbracci non sono più un pericolo, l’epidemia di spagnola è un lontano ricordo. In ogni pentola, o quasi, frigge un pollo. Gli scampati corteggiano le sopravvissute. Siamo in pieno proibizionismo, la malavita prospera e con essa un folto sottobosco di spregiudicati. Veronica Pivetti è Jenny Talento, una spiritosa e sensuale fioraia, ma in realtà spacciatrice d’oppio, che finisce col cedere alle avances di un fallito e truffaldino giocatore di poker. Uno spettacolo incalzante dalle atmosfere retrò, travolte e stravolte da un allestimento caratterizzato da insegne colorate, occhiali scuri, calze a rete, mitra e canzoni e dall’esplosiva esuberanza di un mondo risorto alla vita.

Giovedì 9 marzo (ore 21.00) Dario Ballantini presenta BALLANTINI & PETROLINI.

Dario Ballantini porta a teatro un cavallo di battaglia del suo repertorio giovanile: il grande Ettore Petrolini. Con la consueta maniacale ostinazione per il totale camuffamento, l’artista livornese riesce a far rivivere sette personaggi creati dal grande comico romano nato a fine dell’800: Gigi II Bullo, Salamini, la Sonnambula, Amleto, Nerone, Fortunello e Gastone si ripresentano in scena nel nuovo millennio. Il lavoro di ricerca dei trucchi e dei costumi originali restituisce l’atmosfera pionieristica di questo genio assoluto.

Giovedì 23 marzo (ore 21.00) è il momento di Alessandro Bergonzoni, sul palco del Masaccio con TEATRO STUDIO. 

Alessandro Bergonzoni presenta il suo nuovo spettacolo nel quale, come sempre, si rivela uno sciamano della scrittura, un artista che si esibisce negandosi e si cela nei vuoti e nelle ombre delle parole. Artista, autore, attore, scrittore, da sempre unisce al suo percorso artistico un interesse profondo per i temi legati al coma, alla malattia, e al mondo carcerario, tenendo su questi argomenti incontri in vari ambiti. Ha vinto il Premio UBU nel 2009 come migliore interprete maschile nel teatro italiano, il premio Hystrio nel 2008 e il Premio della Critica dell’associazione nazionale critici di teatro nel 2004/2005.

Chiude la stagione, giovedì 13 aprile (ore 21.00), Paolo Hendel, protagonista dello spettacolo LA GIOVINEZZA È SOPRAVVALUTATA, per la regia di Gioele Dix.  

Paolo Hendel si rende conto che si sta “pericolosamente” avvicinando alla stagione della terza età e che è venuto il momento di fare i conti con quella che Giacomo Leopardi definisce “la detestata soglia di vecchiezza”. Se è vero che la giovinezza è sopravvalutata, Hendel non vuole essere frainteso e precisa: “Sono comunque contento di essere stato giovane, mi sono trovato bene e se mi dovesse ricapitare lo rifarei anche volentieri”. E alla “detestata soglia” tanto temuta da Leopardi risponde con “la vita è adesso”. Quello che conta è mantenere vive, a qualsiasi età, la curiosità e la passione, come dimostra lo stesso Hendel che sfida gli acciacchi degli anni calcando con fanciullesco entusiasmo e rinnovata energia il palcoscenico, sua seconda casa da ormai oltre trent’anni.

Campagna abbonamenti

fino a mercoledì 25 gennaio

presso il Museo delle Terre Nuove

piazza Cavour 15 – tel. 055 9126213

martedì-venerdì ore 15–19

sabato ore 10–13, 15–19

Prezzi abbonamenti

platea: intero € 70 ridotto € 60

galleria: intero € 60 ridotto € 55

speciale abbonamento giovani

I giovani che compiono 18 anni nel 2023 hanno diritto ad un abbonamento al prezzo di €10

Biglietti

platea: intero € 15 ridotto € 13

galleria: intero € 13 ridotto € 11

biglietto futuro under 35 in collaborazione con Unicoop Firenze €8

spettacolo Non tre sorelle € 3

Info e prenotazioni

presso il Museo delle Terre Nuove

piazza Cavour 15 – tel. 055 9126213

martedì – venerdì ore 15–19

sabato e domenica ore 10–13, 15–19

Carta Studente della Toscana

biglietto ridotto € 8 studenti universitari

(il posto verrà assegnato, dietro presentazione della carta, in base alla disponibilità della pianta; si consiglia l’accesso in biglietteria almeno un’ora prima dell’inizio spettacolo)

Riduzioni

over 65, soci Coop, soci della ProLoco di San Giovanni Valdarno, soci Cral Usl Valdarno, possessori della ‘Carta dello spettatore di FTS’ (solo per i biglietti), possessori di abbonamento alle stagioni teatrali dei Comuni di Cavriglia e/o Castelfranco Piandiscò.

Per i gruppi scolastici di almeno 20 persone, sono riservati posti di platea al prezzo di € 8, da prenotare almeno una settimana prima di ogni spettacolo.

Promozioni biglietti Coop

per i soci Coop è attiva la promozione 1000 punti mille emozioni.

Info e adesioni presso i punti vendita Unicoop Firenze

Dopo l’inizio dello spettacolo l’ingresso è consentito solo durante l’eventuale intervallo

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