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Teatro San Giovanni Valdarno

San Giovanni, nuova stagione al Teatro Masaccio: grandi interpreti, circo contemporaneo e commedia dell’Arte

In scena, grandi classici della tradizione teatrale, al fianco di testi contemporanei incentrati su temi come la liberazione, le grandi donne che hanno fatto la storia, il mondo dello sport

Emilio Solfrizzi, Carlo Cecchi e Lella Costa scandiscono la stagione del Teatro Masaccio di San Giovanni Valdarno, in un cartellone dove non mancano spettacoli di Commedia dell’Arte e circo contemporaneo. Un’offerta ricca e di qualità che nasce come sempre dalla collaborazione fra la Fondazione Toscana Spettacolo onlus (primo circuito multidisciplinare in Italia anche nel 2019 per il Mibact) e l’Amministrazione comunale.
In scena, grandi classici della tradizione teatrale, al fianco di testi contemporanei incentrati su temi come la Liberazione, le grandi donne che hanno fatto la Storia, il mondo dello sport. Spettacoli proposti o riletti sempre in chiave ironica e leggera in grado di conquistare e far riflettere. 

Confermate le iniziative di promozione: Carta dello Spettatore FTS, che offre vantaggi come il biglietto ridotto in tutti i teatri del circuito, eccetto quello in cui viene sottoscritta; Biglietto futuro, riduzioni per under 30; Carta studente della Toscana, biglietto a 8 euro per gli studenti universitari in possesso della carta; Buon compleanno a teatro, che regala il biglietto nel giorno del compleanno; Biglietto sospeso, che consente di offrire uno spettacolo a chi vive un momento di difficoltà; Diventa storyteller, per pubblicare le proprie recensioni e commenti alla serata sul sito toscanaspettacolo.it.

Inaugura la stagione, sabato 11 gennaio (ore 21, come per tutti gli spettacoli), il circo contemporaneo con lo spettacolo Black blues brothers. Sulle note della colonna sonora del leggendario film, cinque acrobati con il ritmo e l’energia dell’Africa nel sangue, ma con uno stile americano, propongono uno spettacolo dinamico, adatto a un pubblico di ogni età. Un lavoro con oltre cinquecento repliche in tutta Europa, che cattura il pubblico con equilibristi, sbandieratori saltatori e giocolieri col fuoco.

Due atti unici di Eduardo De Filippo, riuniti dall’attore e regista Carlo Cecchi, vanno in scena domenica 9 febbraio. Sik-Sik l'artefice magico, scritto nel 1929, racconta la storia tragicomica di un illusionista che, non vedendo arrivare il suo assistente, ha la malaugurata idea di chiedere a un passante di fargli da spalla. Dolore sotto chiave, del 1964, porta in scena il personaggio di Rocco, costretto da sua sorella a rimanere fuori dalla stanza della moglie, gravemente malata. Quando si deciderà a forzare il divieto scoprirà una pesante verità.

Emilio Solfrizzi scende in campo domenica 1 marzo per rappresentare un’immaginaria partita tra un generico numero due e l’inarrivabile numero uno del tennis: un fuoriclasse di nome Roger (il riferimento a Federer è evidente). Scritto e diretto da Umberto Marino, Roger nasce dal suo omonimo romanzo sul celebre tennista svizzero e si affida completamente alla centralità della parola e dell’attore. In una scena essenziale, contraddistinta soltanto da poche righe bianche e da due sedie, gli spettatori riescono a vedere il campo, l’arbitro, la pallina grazie al talento di Solfrizzi. 

In cartellone anche Lella Costa che, mercoledì 25 marzo, propone Se non posso ballare... Non è la mia rivoluzione ispirato a Il Catalogo delle Donne Valorose di Serena Dandini. In scena donne intraprendenti, controcorrente, spesso perseguitate, a volte incomprese, che hanno lottato per raggiungere traguardi che sembravano inarrivabili, se non addirittura impensabili. Donne valorose che, per uno strano sortilegio, vengono ricordate raramente, nonostante abbiano contribuito all’evoluzione dell’umanità in tutti i campi possibili.
Grazie alla collaborazione con The Circle Italia onlus, un network di donne che, attraverso le proprie competenze e risorse, sostiene progetti a favore delle donne che vivono in difficoltà in Italia e nel mondo, la produzione ha attivato il progetto #ioballoperlei rivolto alle ragazze e ai ragazzi di età compresa tra i 14 e i 19 anni, cui si chiede di esprimere la loro donna valorosa, chiunque essa sia, raccontandoci il perché. Basterà seguire le pagine dedicate su Instagram, Tik Tok, Youtube e Facebook e con l’#ioballoperlei pubblicare una foto, una coreografia, una poesia, un pensiero per descrivere chi è e perché la donna cui ci si ispira, quella per la quale...si balla.
I post più significativi saranno mostrati nei teatri dove andrà in scena lo spettacolo e andranno ad arricchire il mosaico delle donne di valore cominciato da Serena Dandini e Lella Costa.

Si entra nel mondo della Commedia dell’Arte, mercoledì 1 aprile, con Arlecchino Furioso. Lo spettacolo nasce da un canovaccio firmato e interpretato dai giovani di Stivalaccio Teatro, diretti da Marco Zoppello, e dedicato all’amore. È un amore ostacolato, invocato, cercato, ma soprattutto un amore universale, capace di travalicare i confini del mondo. Uno spettacolo recitato con varietà di lingue e dialetti, che gioca con duelli e pantomime, arricchito dall’uso di maschere, travestimenti, e canti.

Chiude la stagione, martedì 21 aprile, lo spettacolo E adesso: liberi tutti! Insieme per festeggiare la liberazione, diretto da Simona Arrighi. Il progetto, pensato per l’anniversario della Liberazione di Firenze, si amplia e allarga lo sguardo a tutta la Toscana. Una nuova drammaturgia di Alessandra Bedino, Enrico Moretti e Matteo Tortora che nasce dall’analisi di vicende significative legate alla Resistenza. 

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