Dracula! (Himselg) Bela Lugosi: appuntamento sul palco della Misericordia
Mercoledì 2 marzo, alle 21, appuntamento al Teatro alla Misericordia di Sansepolcro con la prova aperta al pubblico, al termine della residenza creativa, di Dracula! (Himself) Bela Lugosi, uno spettacolo di e con Johnny Faina e Woody Neri: uno show sospeso tra lirismo gotico, indagine biografica e black humor. Costruito sul modello del Bela Lugosi’s Review, lo spettacolo racconta la storia di un vampiro approdato nella Hollywood degli anni ’30 in cerca di lavoro. La vita dell’attore Bela Lugosi e del suo più celebre alterego, il Dracula di Bram Stoker, vanno mano a mano a intrecciarsi fino a diventare indistinguibili: l’immigrazione a Los Angeles, le mogli-vampiro conosciute sul set, il castello infestato di Beverly Hills, l’ascesa del Conte sul red carpet, l’acerrimo rivale Van Helsing alias Boris Karloff, la disperata ricerca di sangue in soluzione mista di morfina, fino al declino tragicomico come parodia di se stesso. Bela Lugosi moriva il 16 agosto 1956, pronunciando queste parole: “Io sono il conte Dracula, io sono il re dei vampiri, io sono immortale”. Diventato famoso vestendo i panni di Dracula nel film di Tod Browning del 1931, Lugosi venne seppellito con quello stesso mantello che lo aveva reso celebre. È qui che ha inizio la leggenda sul più grande vampiro di Hollywood. Perché quella di Béla Lugosi non è la storia di un attore in cerca di successo. È una storia di vampiri. E come ogni storia di vampiri, anche questa finisce con un paletto nel cuore.
“Quello che vogliamo realizzare in questo primo studio è una sorta di Grand Guignol contemporaneo che si interroga sui concetti di identità e di mistero e sul ruolo che gioca l’arte nel dare forma alle nostre fantasie e ai nostri incubi. In questa prima fase ci concentreremo sulla ricerca drammaturgica, portata avanti su un doppio binario: da un lato la pista Lugosi, con un’attenta indagine sulla sua figura e sul ruolo giocato dal cinema di genere a cavallo tra gli anni ’30 e gli anni ’50, e dall’altro l’indagine contemporanea sul vampiro, partendo dal Dracula di Stoker, passando alle declinazioni culturali, antropologiche e mediatiche che hanno reso i vampiri un archetipo fondamentale della contemporaneità. In questa prima fase svilupperemo la drammaturgia dello spettacolo, l’humus verbale e tematico attorno a cui creare la performance finale. Accanto al lavoro sul palco, ci piacerebbe realizzare un diario di prove in forma di podcast, che racconti la nostra ricerca sulle origini del vampiro e sulla sua rappresentazione, cercando di rispondere ad una domanda: come mettere in scena, oggi, un mostro?”
Biglietti: https://bit.ly/DRACULATickets