"Un ballo in maschera" di Giuseppe Verdi a Sansepolcro
Dopo la replica di Woman before a glass, spettacolo dedicato a Peggy Guggenheim in occasione della Giornata Internazionale della Donna, è la volta di Incontri con la musica: domenica 10 marzo ore 17,30 al Teatro Alla Misericordia, Michele Casini presenta “UN BALLO IN MASCHERA” di Giuseppe Verdi.
L’opera, frutto della giovane amicizia di Giuseppe Verdi con Antonio Somma, nata durante il periodo della Traviata, prende spunto dal dramma francese Gustave III, ou Le Bal masqué, libretto che Eugène Scribe scrisse per Daniel Auber nel 1833. Prima di essere rappresentata la prima volta al Teatro Apollo di Roma il 17 febbraio 1859, quest'opera dovette subire numerose modifiche. Forse pochi lavori hanno avuto la stessa travagliata storia, potremmo dire che quest’opera fu il Calvario di Giuseppe Verdi. Un Calvario, però, da cui uscì trionfante, sia nei confronti del pubblico sia della censura e, solo poi, della critica. Proprio dopo la prima romana si vuole che per le strade si urlasse e si scrivesse sui muri: “Viva V.E.R.D.I.!” (Acronimo per “Viva Vittorio Emanuele Re d’Italia!”). È significativo che questo accadesse proprio dopo quest’opera. Qui infatti si parla di un regicidio, poi trasformato da uccisione del re di Svezia a omicidio del governatore settecentesco di Boston, appunto per motivi di censura, soprattutto pontificia. Su questo asse narrativo si innesta il classico triangolo amoroso tenore-soprano-baritono, in una versione però assai diversa dal solito: l’eleganza della scrittura teatrale e musicale, l’inserimento di elementi brillanti e addirittura comici rendono ancora più forte la sensazione suscitata dalla tragedia che si consuma in un ballo mascherato atteso per tutta l’opera e che si sviluppa pienamente nel finale. La conferenza-spettacolo su “UN BALLO IN MASCHERA” sarà corredato come sempre da brani e filmati dai più grandi teatri d’opera del mondo.