Storie dai tetti rossi: il valore culturale e identitario dei parchi storici. Alla scoperta del Pionta
Che luogo è oggi il parco del Pionta che ha ospitato, dai primi anni del ‘900 l’ospedale psichiatrico aretino? Quella rivoluzione avviata quarant'anni fa ci parla ancora, oppure di questo luogo, sappiamo solo dire 'qui c'erano i matti'.
Questo luogo denso di memoria, di storie riesce a spingerci a interrogarci sul processo di trasformazione che ha ospitato? E, soprattutto, è riuscito a riqualificarsi superando l'immagine del degrado che rimanda allo stigma della discriminazione o, invece, è rimasto vittima di nuove forme di inaccessibilità?
Nel racconto finale dell'esperienza manicomiale aretina, che abbiamo ripercorso in questo progetto suddiviso in sette podcast, realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Siena Dipartimento di scienze della Formazione, Scienze umane e della Comunicazione interculturale insieme alla Biblioteca di Area Umanistica di Arezzo, RadioFly e Accademia D.I.M.A. di Arezzo, torna l'argomento con cui abbiamo cominciato le 'Storie dai Tetti Rossi', ovvero l'importanza dell'architettura nella realizzazione dei complessi manicomiali e quale ruolo riesce a svolgere oggi.
Per il parco del Pionta, per il significato identitario del suo patrimonio architettonico, si può immaginare una nuova centralità funzionale, superando la marginalità subìta, le forme di degrado, il disinteresse?
“Troppo spesso i parchi storici non vengono più percepiti nella loro autentica dimensione culturale e simbolica, ma come ordinario verde urbano, generando pericolose derive per la loro tutela” afferma Sebastiano Roberto, ricercatore e docente di storia dell’architettura presso l’Università di Siena sede di Arezzo, che abbiamo coinvolto in questo nuovo podcast, disponibile da giovedì 24 giugno su Spotify e nelle altre piattaforme streaming.
Tutti gli episodi di 'Storie dai Tetti Rossi' possono essere ascoltati a questo link: https://spoti.fi/
Storie dai tetti rossi è un percorso narrativo in sette Podcast che accompagna gli ascoltatori alla comprensione del trattamento manicomiale aretino, dai primi del Novecento con la conduzione di Arnaldo Pieraccini, passando per la definitiva chiusura del Manicomio ad opera di Agostino Pirella (collaboratore di Franco Basaglia) e in una prospettiva di apertura riflessiva al futuro del parco che ha accolto il manicomio. Otto, i docenti e i ricercatori del dipartimento di scienze della formazione, scienze umane e della comunicazione interculturale dell’università degli studi di Siena, che illustreranno la storia dell’Ospedale psichiatrico attraverso le loro ricerche: Lucilla Gigli e Sebastiano Roberto, Silva Calamai e Marica Setaro, Caterina Pesce, Francesca Bianchi e Carlo Orefice.
Coordinamento scientifico: Laura Occhini; musica e sound design Giorgio Albiani; produzione Gloria Peruzzi.