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Una stagione “extra” all’auditorium Le Fornaci, per resistere e evolvere

Un calendario di appuntamenti, dal 27 novembre a gennaio interamente online. I contenuti sono tutti gratuiti

Una stagione “Extra”, un’opportunità di recupero di progettualità, di diffusione culturale, in un “extra” spazio, ovvero la dimensione altra del web. È la proposta dell’Auditorium Le Fornaci che, sotto la direzione di Valdarno Culture e KanterStrasse, con il sostegno del Comune di Terranuova Bracciolini, da novembre a gennaio è protagonista di un calendario di eventi che si svolgeranno per la prima volta completamente online sul sito lefornaci.org e su piattaforma Sonar per i contenuti di teatro.

In programma prime, produzioni e novità del mondo culturale, a cura dell’Associazione Musicisti Aretini per la classica, di KanterStrasse per il teatro, di Macma per il cinema e di Valdarno Jazz per la musica. Il tutto è visibile gratuitamente.

La Stagione 2019/2020 doveva essere l’ultimo capitolo del bando attraverso il quale Valdarno Culture e KanterStrasse hanno gestito e curato la programmazione dell’Auditorium Le Fornaci. In seguito all’annullamento degli eventi dei mesi di marzo, aprile e maggio scorsi, però, hanno avuto l’opportunità di recuperare parte delle progettualità. Da qui nasce la Stagione “Extra”. L’Auditorium si sposta, e dal palco sotto la fornace, arriva sugli schermi, nelle case del pubblico.

Dicono gli organizzatori: “In questo momento di incertezza, sia del mondo, che del futuro delle Fornaci stesse, il messaggio dal quale volevamo partire era: chissà cosa sarà. Eppure, le cose germogliano anche da sole, se si lasciano fare. Ci piace pensare che in ogni caso abbiamo lasciato dei semi qui dentro, e i frutti si raccoglieranno, anche il pubblico stesso potrà farlo, grazie a qualcosa che magari gli è rimasto attaccato guardando, ascoltando, vivendo le nostre programmazioni passate”. E dunque, sugli storici mattoncini che da anni caratterizzano la comunicazione dell’Auditorium, sono nate delle piantine. La pianta non è stata scelta a caso, è una Portulaca Oleracea. È una pianta spontanea, cresce nei campi come sui marciapiedi, nei vasi come tra le pietre dei muri, Terranuova ne è piena. È considerata una pianta infestante, ma in realtà è piena di proprietà e molto nutritiva. E quindi: ciò che ci nutre lo possiamo trovare anche vicinissimo a noi. A volte lo calpestiamo o lo sradichiamo pure, per ignoranza. E anche se dobbiamo stare in casa, o a poche centinaia di metri da essa, una Portulaca la potremmo trovare comunque”, concludono.

“Quella di quest’anno, per il nostro auditorium è una veste insolita – ha detto l’assessore alla cultura Caterina Barbuti – Abbiamo deciso di proporre contenuti digitali accessibili a tutti, teatro cinema e musica, come modo per sostenere il mondo della cultura e per modulare la tradizionale stagione. Vivere gli appuntamenti esclusivamente on line non sarà la stessa cosa, mancherà certamente l’incontro, ma sarà comunque un’occasione per confrontarsi e sviluppare un dialogo, seppur a distanza”.

L’inaugurazione della stagione sarà sabato 28 novembre con una serie di appuntamenti a cura di Macma. La programmazione dell’associazione, che durerà fino a gennaio, si intitola “Abbecedario del reale”, un abbecedario per leggere, esplorare, domandarsi il reale. Il primo appuntamento sarà con “A come Animale”, nel quale ci si interroga sul rapporto uomo e altri animali, con un incontro sul tema con il filosofo Felice Cimatti, a cui segue la proiezione in prima toscana di “Auspicio”, alla presenza dei registi Elena Goatelli e Angel Luis Esteban Vega (oggi, più che in passato, la nostra sopravvivenza dipende dall’abilità di capire il messaggio che gli uccelli ci portano). A seguire intervento su “Il cane e il filosofo. Lezioni di vita dal mondo animale” e su “Quattro capanne” di Leonardo Caffo e la proiezione de “L’uomo delfino” di Lefteris Charitos, con intervento del regista, sul leggendario apneista Jacques Mayol, sub e viaggiatore, che varca il limite delle possibilità umane come mezzo d’esplorazione del proprio essere. Il 29 novembre si prosegue con doppia sessione sui generi: “F come Femmina”, che racchiude l’intervento su “Femminili Singolari” di Vera Gheno, la proiezione di “Sono innamorato di Pippa Bacca” il film di Simone Manetti, (presente con un intervento video) che racconta il viaggio-performance dell’artista Pippa Bacca, in autostop fino a Gerusalemme attraverso i Paesi sconvolti dalle guerre, per celebrare il matrimonio tra i popoli e terminato con il suo omicidio; “Les plages d’Agnès” (presentazione di Alberto Crespi e Dario Zonta) un film di e con Agnès Varda, che tornando sulle spiagge che hanno segnato la sua vita, inventa un auto-documentario che con umorismo ed emozione racconta i suoi esordi nella fotografia di teatro e alla sua carriera di regista innovatrice. A seguire l’intervento su femminismi e scrittura, donne e luoghi di Nadia Terranova, e “L’altra donna”, lettura brano del libro e messaggio sul tema di Cristina Comencini. Per “G come Genere”, invece “Un uomo dev’essere forte”,con l’intervento delle registe Ilaria Ciavattini e Elsi Perino, il racconto di Jessica che diventa Jack, in collaborazione con Chimera Arcobaleno – Arcigay Arezzo, per il progetto Ready.

Il programma continuerà con due parole alla settimana fino alla prima di Gennaio, e vedrà il contributo di molti ospiti, tra cui Dacia Maraini, Stefano Mancuso, Franco La Cecla, con lungometraggi e cortometraggi, tra finzione, documentario e animazione. Nel programma, anche finestre musicali, con la presentazione di Cinque di Giovanni Truppi e le produzioni audiovisive originali firmate Macma e Valdarno Jazz.

Per la sezione teatro due gli appuntamenti a cura di Diffusioni e KanterStrasse Teatro. L’apertura è il 6 dicembre alle ore 18 con “I racconti dal bosco” della compagnia Zaches Teatro di Luana Gramegna con l’attrice Enrica Zampetti. Lo spettacolo per bambini e adulti è legato al motivo del bosco come luogo entro cui ci si smarrisce impauriti e si va coraggiosamente alla ricerca di se stessi. Il bosco diviene allegoria della vita, luogo del mistero e della trasgressione attraverso il quale si compie un viaggio iniziatico che dirige una Cappuccetto Rosso bambina verso l’età adulta. Pensato inizialmente in presenza, la piece sarà accompagnata dalle musiche originali di Stefano Ciardi, trovando una nuova ragion d’essere nella forma web, in streaming e live streaming. Secondo appuntamento con “OZz”, una produzione della compagnia KanterStrasse Teatro/ Straligutil con la collaborazione di Blanket Studio, il sostegno di Regione Toscana, Publiacqua Spa, Comune Figline e Incisa Valdarno. È il primo esperimento di teatro digitale della compagnia: lo spettacolo dei registi Lorenzo Donnini e Simone Martini, con Elisa Vitiello, Simone Martini e Alessio Martinoli, è basato sulla fiaba “Il mago di Oz” di F. L. Baum, racconto di Dorothy, ragazza del Kansas trasportata da un ciclone, che si ritrova in un magico e sconosciuto mondo pieno di personaggi improbabili. Dorothy vuole tornare a casa e per farlo dovrà superare molte prove scontrandosi con streghe e creature fantastiche ma non sarà sola. Durante il viaggio, infatti, incontrerà uno spaventapasseri senza cervello, un uomo di latta senza cuore e un leone fifone (30/12 ore 21.00).

Per gli appuntamenti a cura dell’Associazione Valdarno Jazz e Associazione Musicisti Aretini, l’inizio è il 13 dicembre con il concerto del VJ Collective, dal titolo “Meeting”, con Daniele Malvisi al sax, Andrea Cincinelli alla chitarra, Gianmarco Scaglia al contrabbasso, Paolo Corsi alla batteria e con special guest Fabio Morgera alla tromba, per un repertorio formato da composizioni originali, ricerche sonore e capolavori di autori contemporanei. Il nucleo della formazione si apre a nuovi ospiti e diverse collaborazioni di volta in volta. Tutto questo fa del VJ Collective un’esperienza unica nel panorama jazzistico europeo. Il risultato è energico, creativo, una sorta di quadro a volte naif a volte impressionistico e estemporaneo (in replica il 20 dicembre ore 21.00). Il 27 dicembre, invece, in programma il Ferdinando Romano Quintet formato da Ralph Alessi, tromba e flicorno, Simone Alessandrini, sax alto e soprano, Manuel Magrini, pianoforte, Ferdinando Romano, contrabbasso e Giovanni Paolo Liguori alla batteria. L’ensemble presenta “Totem”, il nuovo disco che ha ricevuto ampi consensi internazionali (ore 21.00). Per la musica classica, l’appuntamento sarà il 27 dicembre con Pianofortissimo!, protagonisti quattro pianisti cresciuti nella valle dell’Arno, di quattro età diverse. Anna Massi, Manuel Malandrini, Gabriele Cerofolini e Fabio Rosai interpreteranno capolavori della musica di Bach, Chopin, Liszt, Schumann, Beethoven, Skrjabin e Busoni. Sarà anche l’occasione per approfondire con i loro maestri Andrea Turini e Samuele Amidei cosa voglia dire studiare uno strumento così difficile e dal repertorio sterminato come il pianoforte; quale preparazione e quali sacrifici ci siano dietro le esibizioni sul palcoscenico e l’importanza del confronto con esperienze nazionali ed internazionali. La stagione di eventi Extra dell’Auditorium Le Fornaci è organizzata da associazione Valdarno Culture e KanterStrasse, in collaborazione con Macma, Associazione Musicisti Aretini e Valdarno Jazz, con il sostegno di Comune di Terranuova Bracciolini, Regione Toscana, Rete Teatrale Aretina, RAT Residenze Artistiche Toscane, Banca del Valdarno, Publiacqua.

Calendario completo su www.lefornaci.org

INFORMAZIONI TECNICHE:

• tutti i contenuti sono gratuiti
• i contenuti di Cinema e Teatro saranno fruibili direttamente sul sito de Le Fornaci
• i film saranno visibili dietro registrazione per 24h o 48h
• gli interventi di ospiti, di autori e le produzioni MACMA e Valdarno Jazz invece saranno caricati nella data in calendario e poi visibili “per sempre” • i concerti, caricati nella data in calendario, saranno visibili “per sempre”
• gli spettacoli teatrali non saranno sul sito de Le Fornaci ma su Sonar, una piattaforma, in streaming, visibili solo alla data e all’ora in calendario
• tutto sarà comunque rintracciabile (link, info, etc) sul sito lefornaci.org

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