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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Ricordando le vittime delle foibe e gli esuli: doppio appuntamento a Cavriglia

Il comune di Cavriglia si unisce alle celebrazioni del “Giorno del Ricordo” con una visita degli studenti del “Dante Alighieri”al centro di raccolta profughi di Laterina e le testimonianze di alcuni esuli

Il “Giorno del ricordo” è una solennità civile nazionale che celebra le vittime italiane dei massacri delle Foibe e dell'esodo della popolazione italiana dalla Venezia-Giulia e della Dalmazia durante la Seconda Guerra Mondiale e nell'immediato dopoguerra. Celebrato ogni anno il 10 febbraio, il “Giorno del Ricordo” rimanda la memoria ad una delle pagine più atroci vissute dal popolo italiano. Il termine Foibe infatti, deriva dal nome, in dialetto Giuliano, delle grandi caverne verticali tipiche della Carsia dove furono gettati molte delle vittime mietute dalle grandi ondate epurative jugoslave avvenute dopo la caduta del Regime Fascista. Oltre 11mila le morti accertate, in buona parte di nazionalità italiana. Il “Giorno del Ricordo” fu istituito dal nostro Paese nel 2004.

Per il 2020 gli eventi sono fissati sabato 15 febbraio: al mattino gli studenti della scuola secondaria di primo grado dell'istituto comprensivo “Dante Alighieri” grazie alla collaborazione dell'“associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmata” si recheranno a Laterina, in visita al “Centro Raccolta Profughi PG 82”, che presto diverrà un museo destinato a raccontare la storia dei tanti esuli forzati da Istria e Dalmazia nel secondo dopoguerra.

Qui gli alunni saranno accompagnati proprio da tre esuli, pronti a raccontare le toccanti vicende di coloro che divennero “stranieri in casa propria”.

Nel pomeriggio poi presso la biblioteca “Venturino Venturi” l'associazione “LiberiLibri” organizzerà l'incontro con il professor Claudio Bronzin, esule da Pola, proiettando spezzoni del video “Magazzino 18” realizzato nel 2013 da Simone Cristicchi e che ricorda proprio il luogo a Trieste dove sono stati conservati i beni di chi dovette lasciare la propria casa nel territorio divenuto jugoslavo a partire dal 1945.

Essenziale rimane “RICORDARE” affinchè tragedie che hanno colpito intere popolazioni non si ripetano e Cavriglia come sempre è in prima fila.

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