Presentazione del libro “Jean Eustache: l'istante ritrovato” di Luca Bindi
Reduce dalla presentazione in occasione della Festa del Cinema di Roma, Luca Bindi fa tappa con il suo libro nella sua città: mercoledì 13 novembre, alle 18, presso la libreria Feltrinelli point di Arezzo, in via Garibaldi 107, sarà infatti possibile incontrare l’autore del volume “Jean Eustache: l'istante ritrovato”, appena uscito per Mimesis edizioni. Si tratta della prima monografia italiana dedicata al regista francese post-Nouvelle vague, che con il suo radicale intreccio di cinema e vita è stato fonte di ispirazione per tantissimi cineasti ed appassionati.
Alla presenza di Luca Bindi, il libro sarà presentato da Simone Emiliani, supervisore editoriale di Sentieri Selvaggi, collaboratore per prestigiose riviste ed importante critico cinematografico.
Quella di mercoledì sarà l'occasione per ripercorrere il cinema di Jean Eustache, capace di attraversare gli anni '60 e '70 con uno sguardo intimo e pubblico più che mai attuale nell'odierna frammentazione del tempo e delle identità. In analogia al percorso del cineasta, nel suo libro Luca Bindi procede accostando allo stile più propriamente “documentario” quello narrativo ed emozionale, con l’intento di immergerci e orientarci nell’immaginario filmico attraverso cui Eustache ha cercato fino all’ultimo dei rimandi di senso per la sua stessa vita.
“Credo che questo volume possa contribuire – sottolinea l’autore del libro – a far conoscere anche in Italia un regista estremamente importante, che nel proprio tempo ha saputo incidere in modo rivoluzionario sullo sguardo in soggettiva della macchina da presa, partendo dallo smarrimento e dalla ricerca di sé: elementi che hanno poi contribuito a caratterizzare il cinema della modernità fino ai nostri giorni”.
Luca Bindi, aretino, appassionato e studioso di cinema, si è laureato in Musica e Spettacolo presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Siena, nella prestigiosa sede di Arezzo. Di professione educatore, da oltre vent’anni segue le misure di risocializzazione nell’ambito del Ministero della Giustizia; l’esperienza e l’intenso contatto con situazioni di marginalità lo hanno orientato a privilegiare quei percorsi che mettono al centro i valori dell’integrazione e della cultura.