“Vision* Air”. Ambigua ospita le chine della pittrice Josiane Ester Bianconi
Verrà inaugurata sabato 15 maggio alle ore 17, presso Galleria Ambigua ad Arezzo, la mostra “Vision*Air”, curata da Josip Miskovic e da Lucrezia Lombardo e dedicata alla produzione della pittrice francese Josiane Ester Bianconi. L’ingresso alla mostra sarà consentito con un limite di due ingressi alla volta. Le opere dell’autrice sono arcani da decifrare, mosaici in china carichi di una simbologia nascosta, che cattura con una sensualità a tratti gotica e decadente.
In maniera originalissima, l’artista riesce a conferire, ai disegni che realizza, una tridimensionalità in grado di fuoriuscire dal confine piatto del foglio avorio, per prendere vita. I protagonisti delle opere sono soggetti mitologici, corpi, creature fantastiche simili alle decorazioni presenti nella tradizione gotica francese e che richiamano le cattedrali popolate da gargoyles.
Il viaggio nei disegni dell’artista è labirintico: la sensualità dei corpi si fonde con elementi marini e floreali, sino a sconfinare in sagome che non possiedono nulla di reale.
Vicino ad Arcimboldo per la capacità di creare composizioni surreali attraverso l’unione di plurali elementi, Bianconi risente anche dell’influenza delle sub-culture che, dagli anni Novanta in poi, hanno fato della tecnica dei tatuaggi il loro segno distintivo. I disegni dell’artista, infatti, si approssimano a decorazioni corporee trasposte in carta. Proprio questo aspetto costituisce uno degli elementi di maggior originalità di uno stile del tutto nuovo, che potremmo definire “Tatoo-painting”, originato da un’ibridazione tra china, disegno, pittura tradizionale e body art. E tuttavia, la body-art, nei disegni di Bianconi, si sposta e, dal corpo vivo, trasmigra nella superficie bidimensionale di un foglio, tanto che, se da un lato lo stile dell’autrice risente della cultura post-moderna e della tendenza alla commistione tra tecniche differenti, dall’altro non manca un dialogo con l’oriente e con la sua tradizione, celebre per l’utilizzo dell’inchiostro a china.
Difficile da collocare entro una specifica corrente, quello di Bianconi è uno genere fantasy-gotico post-moderno, che si diverte a creare immagini capaci di “storpiare la realtà”, interpretandola in chiave ironica, così da decostruire, pezzo dopo pezzo, i pregiudizi comuni, grazie alla portata dirompente della creatività.