Le opere "fantasy" di Secciani alla Galleria Ambigua
Sabato 19 giugno, alle ore 17, viene inaugurata alla Galleria Ambigua (Via Cavour 72, Arezzo), la mostra personale dell’artista valdarnese Claudio Secciani. L’esposizione, a cura di Lucrezia Lombardo e Josip Miskovic, resterà aperta fino al 30 giugno e proporrà al pubblico l’intera produzione dell’autore, a partire dalle opere degli anni ’90.
Pittore originale, che ama sperimentare tecniche e generi differenti, Secciani ha una lunga storia espositiva alle spalle, che l’ha visto protagonista di prestigiose mostre presso le maggiori gallerie italiane.
Lo stile di quest’autore -che è stato definito dalla critica “fantasy”, o “fantastico”- si basa sull’utilizzo di elementi onirici, che vengono fusi con soggetti estrapolati dal contesto naturale. Sono infatti protagonisti delle opere di Secciani gli animali e la vegetazione, che creano un’armonia bucolica e, al tempo stesso, immaginifica e visionaria.
La mostra “Mitologie fantastiche” propone al pubblico l’intera produzione dell’autore, a partire dagli anni ’90, fino ai più recenti lavori, che si caratterizzano per uno stile differente. Infatti, se nelle opere “fantasy” l’elemento magico-mitologico -reinterpretato soggettivamente- è il protagonista assoluto, i lavori recenti sono invece dedicati ai ritratti femminili.
Tuttavia, nella sua evoluzione, Secciani non rinuncia a quel “fervore” che lo porta a sperimentare costantemente nuove tecniche, che ruotano attorno al concetto di “metamorfosi”. La trasmutazione, del resto, caratterizza tanto i soggetti delle “tele fantasy”, quanto i volti femminili protagonisti dei ritratti recenti.
Nell’arco degli anni, con un dinamismo costante, il pittore si discosta così dalle atmosfere magiche dell’arte fantastica, per avvicinarsi alla ritrattistica che, tuttavia, non è mai “mera arte mimetica”, ma possiede in sé la forza dell’interpretazione: i volti femminili di Secciani, sono stati d’animo ed emozioni che assumono la forma di un viso. Gli sguardi, i movimenti dei capelli, le sfumature che incoronano i volti diventano, in questo modo, elementi che discostano i ritratti dal “realismo spicciolo”, conferendo loro un carattere sognante.
Riconoscibile, nell’opera di Secciani, è poi il rapporto con la fumettistica, dalla quale l’artista riprende la tecnica ed in parte i soggetti, reinterpretandoli in chiave personale.
“Mitologie fantastiche” vuole dunque essere un viaggio nel mondo immaginario di questo “maestro della pittura” che, con la sua tecnica e originalità, riesce a suscitare nello spettatore quello stupore meravigliato, di cui deve essere portatrice ogni valida forma d’arte.