Inclinazioni astratte: la mostra di Anna Gagliardo, Raffaele Rossi e Eliana Sevillano
Rosy Boa è lieta di invitarvi alla mostra collettiva “Inclinazioni astratte” ospitata in uno spazio di Rosy Boa che mantiene il carattere di galleria d’arte. La mostra è da intendersi come una collettiva costituita da un trittico di personalità che hanno fatto dell’astrazione il loro punto di riferimento.
Anna Gagliardo, Raffaele Rossi ed Eliana Sevillano presentano tre diverse tipologie di inclinazioni astratte, riproponendoci l’antica questione del guardare il mondo attraverso, in modo da rimettere in discussione il presupposto di ciò che definiamo reale. Questi tre pittori sono tanto autori quanto medium del loro agire. Il dipinto diventa così un modello di realtà.
La pittura, in questa mostra, invita l’osservatore a deporre sull’opera il proprio sguardo e a lasciare che queste immagini rendano quell’effetto rivelatorio di cui si discute da millenni. Mostra che nasce dal racconto di tre percorsi che si incontrano per riflettere su quanto alla radice dell’astrazione ci sia una analogia e una derivazione diretta sia dalla lezione avanguardista che da quella informale. Ciò che tuttavia Anna Gagliardo, Raffele Rossi e Eliana Sevillano fanno è di rendere evidente come la tela o la tavola possano caratterizzarsi da soluzioni materiche capaci di tradurre concetti essenziali in superfici tangibili. Quello a cui assistiamo è il crearsi di un piccolo catalogo di inclinazioni nato da un equilibrio dinamico, inquieto, che restituisce alla tela un’idea di rigore e dinamismo, di tensione e armonia.
L’astrazione (linguaggio mai morto), assume quindi diverse fattezze: quella stratificata fatta di segni, tracce e dilavature (di Eliana Sevillano) che rimandano alla luce e alla luce divina che potrebbe essere non solo quella da lei profusa nelle sue tele (sempre più vicine all’icona bizantina), ma quella posseduta da ognuno di noi. Segue poi quella biomorfica di un costruttivismo rivisitato (di Anna Gagliardo) che racconta come l’astrazione possa essere un modo per fare ordine in una realtà vista con gli occhi della mente. E infine, quella di un action painting fatto di paesaggi (di Raffaele Rossi) che ci racconta come l’astrazione possa essere sottilmente intellettuale e occuparsi di paesaggi visti da un luogo lontano come da un satellite, rendendo finalmente obsolete le amenità del paesaggio toscano.
La mostra si articola cioè non su analogie, assimilazioni, rimandi o richiami. E neanche su evidenti divergenze di vedute, dal punto di vista estetico, artistico e politico. Viene proposta invece una riflessione sulla capacità dell’arte di dirci che tutto in questo mondo può essere scomposto in componenti separate.
Anna Gagliardo nata a Milano, frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera, allieva di Domenico Cantore. Pittrice, scultrice, creatrice di gioielli e restauratrice. Libera pensatrice è presente sul Dizionario dei pittori, disegnatori e incisori italiani moderni e contemporanei di A. M Comanducci.
Raffaele Rossi, nato nel 1951 ad Arezzo, si è laureato in architettura all’università di Firenze. Ha realizzato una serie di opere installate in luoghi pubblici come ospedali, chiese e centri di riabilitazione e dal 2000 al 2005 al Main-Office MFN, Delfijl, NL e al Trivium-Building ad Amsterdam, città nella quale ha realizzato diverse installazioni.
Eliana Sevillano, nasce in Bolivia nel 1947 e studia all’Accademia di Belle Arti di Caracas. Arrivata in Toscana nel 1978 ha presentato le sue opere in numerosissime occasioni. La sua opera è apprezzata all’interno di esposizioni personali e collettive sia in Italia che negli USA, in Venezuela e in Spagna
Rosy Boa è un centro d’arte che nasce con l’intento di essere il contenitore di una proposta artistica trasversale nella quale l’arte è caratterizzata da una forte sperimentazione, intesa come oggetto di trasformazione personale e sociale. I lavori esposti restituiranno riflessioni sul presente e sulla società, lavorando sull’idea di opera d’arte e innescando dialoghi tra le diverse forme espressive. Accanto a un fitto programma di mostre, sono previsti la realizzazione di attività formative ai più diversi livelli, incontri pubblici, interventi documentari, la nascita di un’agenzia/incubatore creativo e l’apertura di un bookshop dedicato all’arte contemporanea. Avvalendosi del contributo di artisti di varie discipline Rosy Boa organizza ciclicamente dei workshop di vari livelli, perché nel contesto formativo Rosy Boa funziona come un laboratorio basato su un approccio che mette l’accento sul processo creativo piuttosto che sull’oggetto finale.