"Immoto andare. La coscienza dell'immagine nell'Italia postmoderna", mostra di Fabio Migliorati a Monte San Savino
Il Comune di Monte San Savino è lieto di presentare la mostra Immoto andare. La coscienza dell'immagine nell'Italia postmoderna, a cura di Fabio Migliorati. La mostra, dal 9 aprile al 19 giugno 2022, nelle due storiche sedi del Cassero e delle Logge dei Mercanti, sarà inaugurata sabato 9 aprile, alle ore 18.00, presso la Sala del Consiglio del Comune di Monte San Savino.
Il titolo è una citazione dall'Arsenio di Eugenio Montale, nel tentativo di prelevare e tutelare quello stesso spirito espressivo che dalla purezza della poesia si sposta alla libertà dell'arte e della vita. Il tentativo è trattare, evidenziare, padroneggiare la "questione" tutta italiana del linguaggio artistico moderno che diviene contemporaneo, con tutte le difficoltà che contraddistinguono la cultura di un Paese dalla tradizione antica tanto evoluta da potersi definire ingombrante e più volte classica. In effetti, la storia della nostra cultura, dalla modernità alla contemporaneità, è la stratificazione di un procedere incerto, libero, che appare spesso privo di quel cammino della coscienza capace di denotare una sana consapevolezza critica. La realtà italica dell'arte contemporanea esalta così la sua controversa accezione all'ossimoro e al paradosso, in un caduco ma salvifico viaggio che – con Montale – è ricerca del senso del vivere come pratica del sapere.
L'arte in mostra racconta oltre mezzo secolo di storia dei linguaggi creativi, attraverso scelti e ragionati filoni d'esempio del lavoro di 40 autori italiani, messi insieme dal Critico aretino per il prestito di collezionisti italiani. L'evento è promosso da BRA.MO, con il patrocinio di Regione Toscana e Provincia di Arezzo, e il sostegno di Monteservizi, Fonte dei Medici, Lapi chimici, Cosmos edilizia.
Gli artisti, tra i più significativi del periodo, sono Vincenzo Agnetti, Getulio Alviani, Franco Angeli, Rodolfo Aricò, Lidia Bachis, Gianfranco Baruchello, Vanessa Beecroft, Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Valentino Carrai, Loris Cecchini, Mario Ceroli, Giuseppe Chiari, Nicola De Maria, Massimo Festi, Salvatore Fiume, Paolo Icaro, Jannis Kounellis, Leoncillo, Klaus Karl Mehrkens, Sante Monachesi, Giulio Paolini, Pino Pinelli, Piero Pizzi Cannella, Fabrizio Plessi, Luisa Rabbia, Carol Rama, Elena Rede, Ugo Riva, Emilio Scanavino, Mario Schifano, Giuseppe Spagnulo, Ettore Spalletti, Ernesto Treccani, Luca Trevisani, Giuseppe Uncini, Giuliano Vangi, Fabio Viale.
Come scrive Fabio Migliorati nel catalogo della mostra, le opere sono l'esercizio dell'esperienza di ogni artista: potranno sembrare "scorci di senso" che stupiscono e meravigliano, ma sono strumenti di vita, storie nella storia. E susciteranno ricordi ignoti e sogni inattesi, modi e moti della coscienza che fanno crescere e, forse, rendono migliori.
Con Immoto andare. La coscienza dell'immagine nell'Italia postmoderna, il Comune di Monte San Savino ricorda che è possibile mirare a rivivere momenti di vividezza culturale cittadina, come al tempo del Cardinale Antonio Ciocchi del Monte e dei suoi nipoti Baldovino e papa Giulio II. La mostra risplende nel grigiore dell'attuale momento storico, quale opportunità di quella crescita che è sviluppo della comunità e progresso del singolo, in un continuo processo di sano apprendimento critico, tra lo stare alla finestra e lo stare allo specchio, nell'istanza duplice di quella coscienza espressiva ma, forse più propriamente, estetica, che, insieme, si annuncia e si domanda, fino al guardare guardandosi. Arte, quindi, come essere nel tempo, come veduta e visione, come coscienza dell'immagine. INFO: Ufficio stampa del Comune di Monte San Savino ( 0575 81771, comune@citymonte.it )