La Casa Museo di Ivan Bruschi
Inserita in un palcoscenico naturale, di fronte alla Pieve romanica di Santa Maria, poco lontano dalle Logge del Vasari che fanno da scenario alla Fiera Antiquaria ideata da Bruschi stesso, la Casa Museo di Ivan Bruschi, al di là della sua destinazione museale, è oggi a tutti gli effetti uno spazio culturale che organizza mostre temporanee, percorsi e laboratori didattici, che ospita conferenze, spettacoli e concerti.
La visita si sviluppa in una successione di sedici sale, distribuite su tre piani, sobrie ed eleganti, curate in ogni dettaglio, dove l’efficace allestimento museografico – curato dalla Scuola Normale di Pisa – valorizza coerentemente l’attenzione che il colto collezionista aveva posto nell’esposizione equilibrata e armoniosa delle proprie collezioni fra le pareti del trecentesco palazzo.
Le collezioni riguardano un percorso storico che inizia con la preziosa Venere d’Arezzo, scultura preistorica, ma anche da testimonianze archeologiche egizie, etrusche, inca, precolombiane e antico romane. Le pareti sono arricchite da incisioni, disegni e opere pittoriche delle cerchie di Papacello, Tintoretto, Guido Reni ed ancora Sassoferrato e Luca Giordano, oltre a pregiati pezzi di mobilio risalenti al XV secolo sino al XIX.
Tramite la nascita di una Fondazione per continuare a far crescere questa collezione, Bruschi decise di rendere pubblica la propria dimora e le collezioni ivi conservate. Nel suo testamento infatti istituì la Fondazione Ivan Bruschi, nominandola erede dei propri beni. Con lo stesso atto affidò l’amministrazione della Fondazione alla Banca della città.