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Mostre Centro Storico / Corso Italia, 12

Inaugurata ad Arezzo "La giostra poetica", una mostra moderna in un luogo antico

La mostra rimarrà aperta fino al 25 settembre con orario continuato dalle 10,30 alle 19, ingresso libero

E’ stata inaugurata il 3 settembre, alla presenza di un numeroso pubblico, la mostra "La giostra poetica", curata con maestria da Adriano Berni e introdotta da Michele Foni. La mostra è allestita in un antico spazio, appositamente restaurato: si tratta dei locali al piano terra di palazzo Camaiani al numero 12 di Corso Italia, confinante con Casa Museo Bruschi e di fronte alla stupenda chiesa di Santa Maria della Pieve. Qui hanno trovato uno spazio congeniale e suggestivo varie forme di linguaggi creativi, dalla pittura alla scultura, comprensiva di tecniche miste, fino alla poesia e alla ceramica in una caleidoscopica sarabanda di evocative sensazioni messe insieme da Adriano Berni.

Questi gli artisti che espongono le loro opere: Franco Alessandrini, Alberto Alunni, Simona Baldelli, Maurizio Cancelli, Deborah Coli, Giuseppe Fanfani, Patrizia Fazzi, Katia Fogliaro, Andrea Lensi, Sergio Massetti, Pino Nania, Nicoletta Spinelli, Giampaolo Tomassetti.

L'allestimento propone una elegante serie di temi che vanno dal paesaggio e figura al ragionamento filosofico, dalla sintesi della dinamica e del movimento alla voce interiore del nostro secolo. Spiccano al centro delle varie sale le sculture di Pino Nania, arditamente figurative, quelle zoomorfe di Sergio Massetti, create con materiali di recupero sapientemente assemblati e saldati, le creazioni in ferro e legno di Alberto Alunni, mentre alle pareti si alternano le opere pop di Andrea Lensi, le ceramiche di Katia Fogliaro e Simona Baldelli, i grandi quadri di Giuseppe Fanfani, Giampaolo Tomassetti, Deborah Coli Maurizio Cancelli e altre ancora, tra cui le figure in movimento di Franco Alessandrini. Infine le poesie di Patrizia Fazzi, unica poetessa nel novero di creativi, lette da dicitori d'eccezione, Gabrio Venazio Nocchi e Adele Berni, sono incessantemente proiettate su uno schermo, oltre che disponibili su stampa artistica. E due delle poesie sono proprio ispirate alla Pieve, “trinata di archi”, secondo la felice definizione della autrice.

La creatività si dimostra ancora una volta, qualunque sia il linguaggio e i materiali usati, capace di convivere in armonia in un palcoscenico costruito con cura nel rispetto del luogo e territorio, grazie ad una mostra che unisce alla complessità dei messaggi degli autori, tutti noti a livello nazionale ed internazionale e di varia provenienza, il fascino della riscoperta, dopo attento restauro, di uno spazio dell’Arezzo più antica.

"Il locale apparteneva a un antiquario, che ha cessato la propria attività nel 2019, quando venne rilevato dalla attuale proprietaria, Grazia Esposito - ha affermato Adriano Berni – e dopo una profonda ristrutturazione, la signora  ha desiderato restituire questo meraviglioso spazio alla città proponendo l'allestimento di una esposizione in un’atmosfera di passione per il bello che si addice ad Arezzo”.

La mostra rimarrà aperta fino al 25 settembre con orario continuato dalle 10,30 alle 19, ingresso libero.

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