La misura eroica
Che si tratti di un pubblico di età adolescenziale o di un target adulti, l’argomento è di interesse trasversale e di stampo universale: conoscere i grandi classici della cultura occidentale per capire e vivere a fondo il presente. Dopo il successo dell’incontro con Nicola Gardini lo scorso dicembre, Progetto Valtiberina in collaborazione con il Liceo Città di Piero, propone sabato 23 marzo un doppio appuntamento con Andrea Marcolongo, l’autrice trentunenne di Crema già nota per il suo successo “La lingua geniale”. Marcolongo presenterà il libro "La misura eroica. Il mito degli argonauti e il coraggio che spinge ad amare". Il primo incontro sarà alle 10.30 presso la biblioteca del Liceo Città di Piero e sarà rivolto agli studenti. Il secondo avrà luogo alle 16.30 sempre presso la biblioteca Liceo Città di Piero e sarà indirizzato a un pubblico adulto. Giasone è solo un ragazzo quando, insieme ai compagni Argonauti, salpa con la nave Argo alla ricerca del leggendario vello d’oro per poi fare ritorno con l’amata nell’Ellade attraverso le paure e incertezze che l’ignoto (il mare aperto) ha da offrire. Un’avventura, un racconto romantico e di amicizia, un saggio filosofico. Non sono forse i tre filoni che, intrecciati tra loro, strutturano la vita di ognuno di noi? La stessa Marcolongo per scrivere questo testo ha dovuto intraprendere un proprio viaggio interiore, cercando di comprendere come mai sia sempre più difficile apprezzare le piccole gioie della vita. La vita è un viaggio fatto di sfide ed esperienze. Ognuno di noi lo affronta in modo diverso, lasciandosi più o meno influenzare da quanto ci accade. Quante volte, in seguito a fatti sconvolgenti, abbiamo deciso di dire “basta”, rifugiandoci nel calore e nella sicurezza delle abitudini e di casa, aspettando il “domani”, ma sapendo che in realtà la monotonia che tanto ci consola sta lentamente annientando la gioia di vivere che ci spetta. “La misura eroica” è un libro da cui riprendere fiato, non perché sia di difficile comprensione, ma perché non possiamo fare a meno di sentirci travolti dalla potenza metaforica con cui la scrittrice ci rende protagonisti del racconto, colpendo le criticità psichiche che cerchiamo di celare persino a noi stessi. Che cos’è un mito, se non la conoscenza di noi stessi attraverso lo specchio del passato? Come diceva Dante, il primo a cantare la potenza del mito delle Argonautiche nella Divina Commedia, siamo al mondo per fare cose grandi secondo la nostra intima “misura eroica”. Il coraggio di conoscere e ri-conoscere se stessi, ogni giorno, ci spinge oggi, nel 2019, ad essere a bordo di un "navigio", metafora di ciò che possiamo fare per noi e per chi ci sta accanto. E non a sotto- vivere o sopra-vivere su una "piccioletta barca" che naviga a vista, che si accontenta di gesti passeggeri e di cose da poco. La vita secondo il mito greco deve essere vissuta in dignità e pienezza: ecco cosa significa oggi essere a bordo di una contemporanea nave Argo.