Streetfood 4Wheels Arezzo: I truck tornano al Parco Pertini
Da giovedì 22 a lunedì 25 aprile la carovana dei Truck Streetfood, “Quelli con la Tendina” tornano al Parco Pertini di Arezzo per l’evento che dal 2016 iniziò a far ripopolare la zona Giotto e il parco stesso con leccornie cucinate sul posto e provenienti da tutta Italia e anche dall’estero.
“Ci eravamo lasciati nel 2019 - dichiara il presidente dell’associazione Streetfood Massimiliano Ricciarini - poi il Covid ha fatto i danni che sappiamo. Non solo ha messo il mondo intero in una situazione emergenziale il cui precedente è da ricercarsi negli anni ’20 con la Spagnola ma nella destinazione dei contributi economici statali per far fronte al costo della vita per ogni attività del settore (commercio ambulante) si sono fatte le differenze mantenendo due pesi e due misure su una base di calcolo riferita solo al complicato mondo dei codici Ateco e non in base alla perdita di fatturato dal 2018 0 2019 al 2020 e 2021. Così la categoria si è rimboccata le maniche e al netto di chiusure per esaurimento fondi disponibili e mancati introiti ma anche al netto di diversificazioni (apertura ristoranti o cambio lavoro è riuscita in piccola parte a “sfangarla” e ripartire dal 2021 e più massicciamente quest’anno”.
Streetfood al Parco Pertini porta una vasta gamma di cibi di strada: arrosticini abruzzesi, pes ce fritto, pizza al forno e pizza fritta, Hamburger di Chianina e di Angus, specialità siciliane, bombette pugliesi, Olive Ascolane fra gli italiani e Patatine Olandesi e specialità dalla Grecia tra gli stranieri.
Dieci anni di Streetfood. Oggi, dopo 12 anni di attività compreso lo Stop Covid, l’Associazione può vantare numeri importanti per il settore. A partire dagli eventi che in più di dieci anni hanno toccato oltre 100 città italiane, portando in degustazione centinaia di cibi di strada italiani e non solo, raggiungendo, si stima, circa 6 milioni di appassionati negli oltre 400 eventi messi in piedi. A questi eventi vanno aggiunti, oltre alla somministrazione di cibi “certificati”, anche attività culturali collaterali, come le visite guidate ai centri storici delle città che hanno ospitato i cosiddetti “Streetfood Village”, ma anche convegni, seminari e master di approfondimento. Oltre a questo sono decine le tesi di laurea alla quali l’associazione ha contribuito, centinaia i professionisti aiutati a entrare in questo settore partendo da zero.