11 dimore storiche aperte domenica nell'Aretino. Due a Sargiano
Sono 11 le prestigiose dimore storiche che apriranno le loro porte domenica prossima 22 maggio. E così il più grande museo diffuso è pronto per accogliere visitatori del territorio e turisti. Si tiene infatti la 22esima edizione della giornata nazionale dell'associazione Dimore Storiche italiane.
400 luoghi in Italia, con la Toscana che detiene il record di aperture con 120 dimore private di cui 11 nella provincia di Arezzo. Si tratta luoghi esclusivi come castelli, rocche, ville, parchi e giardini che saranno visitabili gratuitamente.
Le aperture nell'Aretino
Nella città capoluogo sara aperta la Casa Ivan Bruschi che si trova in Corso Italia 14, nell'immediata periferia apriranno le porte Val Romana che si trova in località Sargiano e poco distante la Villa Il Cicaleto di via Sargiano 31 all'Olmo. Nella frazione di Frassineto altra apertura di prestigio nella strada Vicinale del Duca 14 dove sarà visitabile la Tenuta di Frassineto. Proseguendo in un cammino ideale due le dimore storiche che aprono in Valdichiana, la prima è il Castello di Montecchio Vesponi che si trova nella stessa località omonima nel comune di Castiglion Fiorentino. Postandosi a Monte San Savino poi è visitabile il Castello di Gargonza. In Casentino apre al pubblico il Castello dei Conti Guidi di Castel San Niccolò a Strada.
In Valdarno un altro castello apre le sue porte domenica prossima 22 maggio, si tratta del Castello di Montozzi che si trova a Pergine Valdarno. Qui sarà possibile ammirare il servizio da tavola Flow Blue amato da Bartolomeo Ridolfi e dalla moglie Maddalena Strozzi Ridolfi realizzato in ceramica dello Staffordshire di epoca vittoriana. A Bucine apre le porte il Castelletto di Montebenichi di piazza Gorizia 19.
In Valtiberina sarà possibile visitare il Palazzo Bourbon Del Monte con l'Aboca Museum che si trova in via Niccolò Aggiunti 75 a Sansepolcro. A Caprese Michelangelo infine in via Capoluogo 1 apre le porte ai visitatori la Casa Natale di Michelangelo Buonarroti.
Per consentire a tutti i visitatori di fruire di questi luoghi incantevoli, ricchi di storia e cultura, è necessario prenotare la propria visita (https://adsitoscananews.info/2022/05/02/giornata-nazionale-120-dimore-storiche-aprono-il-22-maggio/)
Dimore storiche e l'indotto professionale
Quella degli immobili storici è una rete unica, dall’immenso valore sociale, culturale ed economico che i proprietari si impegnano quotidianamente a custodire e a valorizzare. Le dimore storiche, infatti, costituiscono non solo un immenso patrimonio culturale ma sono anche il perno di una economia circolare per il territorio di riferimento.
La Giornata Nazionale è l’occasione per sensibilizzare la società civile e le istituzioni sul ruolo che le dimore storiche ricoprono per il tessuto socio-economico del Paese. Il loro indotto genera un impatto positivo su moltissime filiere: dall’artigianato al turismo, alle produzioni agricole e vitivinicole. Molte sono le figure professionali che gravitano intorno ad una dimora, mestieri sapienti – artigiani, restauratori, maestri vetrai – sempre più difficili da reperire.
Un patrimonio tramandato a noi attraverso i secoli, anche grazie al restauro e al mantenimento delle dimore storiche, che gravano unicamente sui proprietari. È anche dai lavori di ammodernamento e ristrutturazione che deriva la qualità dei luoghi nei quali le dimore insistono, contribuendo al loro decoro e alla loro crescita di attrattiva, riconsegnando vitalità a territori – specie quelli più periferici – che vedono nella dimora il principale centro economico locale. Investire in questi magnifici tesori - unici ed irripetibili - significa creare opportunità occupazionali per i più giovani, messi a loro volta in condizione di tramandare quei saperi che hanno reso grande il patrimonio privato italiano.