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Vivian Maier - Dans le miroir: il taglio del nastro per la mostra di Arezzo

Un vero e proprio bagno di folla per il vernissage della mostra “Vivian Maier - Dans le miroir”. All’interno della Galleria Spazio Imago di via Vittorio Veneto ad Arezzo ha preso il via la rassegna che ha portato in città l’opera di una delle più...

Un vero e proprio bagno di folla per il vernissage della mostra “Vivian Maier - Dans le miroir”.

All’interno della Galleria Spazio Imago di via Vittorio Veneto ad Arezzo ha preso il via la rassegna che ha portato in città l’opera di una delle più grandi artiste contemporanee.

La mostra si svolgerà ad Arezzo dall’8 dicembre al 7 gennaio.

L’esposizione conta in tutto ottanta scatti provenienti dal fondo francese (e da una collezione privata) e raccoglie per la prima volta pellicole mai ammirate dal pubblico italiano.

Come è noto sono rarissimi le immagini arrivate fino ad oggi e pubblicate direttamente dall’artista franco-americana. Lei, che nella sua vita ha realizzato migliaia e migliaia di rullini, ha di fatto messo su carta una quantità davvero limitatissima delle immagini da lei prodotte.

“Siamo molto contenti - spiega la curatrice della mostra Fanny Raspini - perché finalmente siamo riusciti a mostrare una Vivian che non era mai stata vista prima. Sia per gli scatti che sono in esposizione e sia per tutta la situazione che si è venuta a creare intorno a questo evento. L’amicizia che è nata con l’associazione Vivian Maier et le Champsaur sarà sicuramente coltivata anche nel futuro e speriamo di poter nuovamente collaborare con loro”.

“Le immagini che abbiamo raccolto nella nostra mostra - spiega il presidente dell’associazione Imago, Antonio Losco - sono rarissimi scatti sviluppati dall’artista stessa. Questo ci permette di essere ancora più vicini a lei e al suo mondo visto che possiamo percepire direttamente la sua sensibilità. Ad impreziosire il tutto ci sono anche gli scatti sviluppati da Améedée Simon, fotografo di Saint Bonnet conosciuto da Vivian Maier durante i suoi viaggi in Francia. Anche queste sono uniche e molto significative visto che sono state sviluppate poco dopo lo scatto. Tutto questo ci permette di avvicinarci ancora di più a questa grande donna e ce la fa conoscere sotto un’altra luce”.

“Siamo felici di vedere che c’è così tanto interesse per le immagini del fondo francese di Vivian Maier - spiegano Gaston Tony Gay e Marie Hugues dell’associazione Vivian Maier et le Champsaur - Le immagini che si trovano qui ad Arezzo per questo evento ci raccontano una storia attraverso la quale possiamo meglio conoscere chi le ha fatte. Il nostro compito sarà di continuare anche in futuro a valorizzare la vita e il lavoro di questa grande donna”.

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