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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cultura

Visite al laboratorio di restauro del cranio di Mammuthus meridionalis

Dallo scorso settembre il cranio di Mammuthus meridionalis, scoperto a Terranuova Bracciolini e scavato durante la scorsa estate, si trova a San Giovanni Valdarno, in un capannone messo a disposizione da uno sponsor. È qui che la restauratrice...

Dallo scorso settembre il cranio di Mammuthus meridionalis, scoperto a Terranuova Bracciolini e scavato durante la scorsa estate, si trova a San Giovanni Valdarno, in un capannone messo a disposizione da uno sponsor. È qui che la restauratrice Antonella Aquiloni sta liberando il reperto dal residuo di sedimento che lo ricopre. Il paziente lavoro di ripulitura sta facendo emergere la superficie ossea del cranio e l’avorio delle difese. Queste ultime, molto fragili e compromesse dalla permanenza nel terreno da almeno 1,5 milioni di anni, hanno particolarmente bisogno di essere consolidate con specifici prodotti chimici. Durante questo “scavo in laboratorio” è venuto in luce un altro osso, una scapola di cervide, che giaceva nei sedimenti dell’antico torrente che inglobavano anche il cranio di Mammuthus.

Nel corso di un recente incontro tra la Soprintendenza di Siena, l’Accademia Valdarnese del Poggio e l’Università di Firenze è stato valuto l’impegno necessario per concludere il restauro e sono state discusse le soluzioni tecniche per affrontare il trasferimento dell’ingombrante cranio fossile al Museo Paleontologico di Montevarchi dove sarà musealizzato. Nel frattempo continua la campagna “S.O.S. Mammuthus. Aspetta il tuo aiuto da oltre un milione di anni”: grazie all’aiuto di molti è stato possibile coprire una parte delle spese sostenute per lo scavo, ma molto rimane ancora da fare. Le risorse per il restauro saranno infatti reperite attivando anche campagne di crowdfunding e organizzando eventi e visite guidate al laboratorio, per gruppi e per scuole.

Sarà possibile visitare il resto fossile di elefante - al quale deve ancora essere attribuito un nomignolo volgare - e avere particolari circa lo scavo ed il restauro del reperto sabato 3 febbraio e domenica 25 febbraio.

Le visite prevedono prenotazione ed il costo della visita è di 3 € a persona; il ricavato sarà destinato a finanziare il prosieguo del lavoro.

Per informazioni su orari e prenotazioni: Museo Paleontologico di Montevarchi, tel 055-981227 (ore 9-13).

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