"I vescovi della Diocesi di Arezzo", conferenza sulla figura di Agostino Albergotti
Prosegue con la figura di Agostino Albergotti il ciclo di conferenze “I Vescovi della Diocesi di Arezzo”, organizzato dalla Società storica in collaborazione con la Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro e il patrocinio del Comune di Arezzo. L’incontro è in programma martedì 26 febbraio, alle ore 17,30 all’auditorium Aldo Ducci di via Cesalpino, relatore Franco Cristelli.
Agostino Albergotti, dell’antica famiglia che aveva già dato diversi vescovi alla città, fu presule di Arezzo dal 1802 al 1825. Nella sua opera pastorale e nei suoi molti scritti contrastò sempre i “novatori” ossia i giansenisti ed i loro epigoni ottocenteschi, prime avanguardie del Risorgimento. Nel 1805 ospitò il pontefice Pio VII, che pregò di fronte all’immagine della Madonna del Conforto, assai venerata dall’Albergotti, che era anche favorevoli alla diffusione del culto del Sacro Cuore. Quando la Toscana fu annessa all’Impero francese, il vescovo aretino non ebbe vita facile e non giurò fedeltà all’autorità civile. Col ritorno dei Lorena, riprese l’opera di restaurazione della Chiesa aretina. Ultimò la costruzione della grande cappella dedicata alla Madonna del Conforto in Cattedrale; il 15 agosto 1814 ne incoronò l’immagine e nella cappella trovò sepoltura nel 1825. Per i seminaristi poveri l’Albergotti fondò il Collegio Pìano, un secondo seminario dedicato a Pio VII. Non condivise del tutto la politica moderata del granduca Ferdinando III e del suo primo ministro, l’aretino Vittorio Fossombroni.