La necropoli e i tesori nascosti della valle delle Piagge raccontanti in un libro

“Una vasta necropoli nella Valle delle Piagge”. Si intitola così il libro, edito da Effigi “Genius Loci”, che porta la firma di Giovanni Nocentini, e che racconta gli affascinanti segreti di uno dei luoghi più suggestivi della provincia di Arezzo. Uno sguardo differente su quello straordinario lembo di terra che si srotola tra Cincelli, Pieve San Giovanni e Castelluccio.

Il volume è stato presentato all'interno della Casa dell'Energia di via Leone Leoni ed ha visto anche la partecipazione del comitato civico La Valle delle Piagge che, per l'occasione, ha fornito anche il patrocinio alla pubblicazione.

A proposito della Valle e del comitato

La conferenza ha avuto come oggetto la presentazione del pregiato e già stimato lavoro del ricercatore Giovanni Nocentini, condotto a partire dal 2019 nel vasto territorio della Valle delle Piagge. Come reso noto dagli organizzatori, l’area è stata di recente nota per le vicende relative prima allo sventato pericolo di trasformare un paesaggio bellissimo ad un territorio adibito a cava di inerti e poi nel tentativo di proseguire a prescindere con opere di scavo al fine di ricavare un lago di accumolo ad uso irriguo per future ipotetiche piantagioni. Ma anche se sono stati fermati i lavori, la spada di Damocle pende ancora su questo sacro territorio. Il sublime contesto della Valle delle Piagge ha raccolto così grande attenzione da parte di una vasta comunità locale, una estesa risonanza extra territoriale, l’impegno di alcune istituzioni, organi politici, di aziende locali, strutture ricettive agrituristiche e aziende agricole biologiche di eccellenza che si sono adoperati, insieme ad un fermo e deciso lavoro del comitato La Valle delle Piagge, per tutelare tanta ricchezza. La sua sacralità viene da millenni di storia per il massiccio numero di rinvenimenti preistorici nel luogo, ad opera del compianto Prof. Carlo Starnazzi. Ed ora, inaspettatamente, risorge dal sonno dei secoli la necropoli, che secondo l’autore del libro si tratterebbe addirittura della necropoli etrusca di Arezzo, con tanto di mappe e argomentazioni a riguardo. “Siamo entusiasti di vivere questa incredibile scoperta”. Le nuove emergenze descritte nel libro, rilevate da Nocentini, sono state debitamente segnalate con dettagliata relazione e documentazione fotografica alla competente Sprintendenza archeologica delle belle arti e del paesaggio.