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Tornano Ardita e Bicinfiera. Spettacolo sull'Alpe di Poti con la ciclostorica

Ritorna l’Ardita, la ciclostorica dell’alpe di Poti con partenza e arrivo domenica 22 aprile in Piazza Grande. Alla partenza i partecipanti saranno accolti dagli amici di Sciabalon e dalle battute di Santino Cherubini e assisteranno allo...

Ritorna l’Ardita, la ciclostorica dell’alpe di Poti con partenza e arrivo domenica 22 aprile in Piazza Grande. Alla partenza i partecipanti saranno accolti dagli amici di Sciabalon e dalle battute di Santino Cherubini e assisteranno allo spettacolo degli sbandieratori prima di cominciare la pedalata.

L’assessore al turismo Marcello Comanducci: “proprio per l’importanza, anche turistica dell’evento, l’Ardita è patrocinata dall’amministrazione comunale fin da quando è nata come collaterale della Fiera Antiquaria. Siamo al terzo anno, abbiamo assistito all'evoluzione dell'evento sia per la quantità che per la 'qualità' degli iscritti: ai locali stanno infatti affiancandosi sempre più quelli provenienti da fuori. La strada, dunque, nonostante la gara affronti l'erta di Poti, non è in salita e siamo fiduciosi che fin dal 2019 la manifestazione possa usufruire del sostegno della Fondazione turismo appena istituita. La prossima grande sfida è che l'Ardita diventi un tracciato stabile”.

“L'incremento turistico garantito dall'Ardita è nei dati – ha aggiunto il presidente della Camera di Commercio Andrea Sereni. L'Italia, dopo la Germania, è il secondo produttore europeo di biciclette e questo dimostra grande attenzione verso l'attività sportiva e, in definitiva, la qualità della vita. Pochi giorni fa abbiamo inaugurato un tratto della ciclopista lungo il Canale della Chiana, a dimostrazione che questo settore turistico-sportivo è in crescita e si abbina alla valorizzazione del territorio in ogni suo aspetto”.

“La storia – ha dichiarato il presidente di Estra, Francesco Macrì – gira anche sulle ruote di una bicicletta. L'Ardita, le sue bici lontane dalle moderne tecnologie, la strada bianca di Poti ci riportano ad anni di fatica e di sudore quando la bicicletta era prima di tutto un mezzo di trasporto e poi di sport. Grande merito agli organizzatori per avere creato altri ‘raggi’ di questa ruota della storia che Estra sostiene con entusiasmo: la mostra scambio di bici d’epoca, la mostra fotografica, il teatro, il museo e, ovviamente, la Fiera Antiquaria”.

“La bicicletta – ha ricordato il presidente di Coingas, Sergio Staderini – fa parte della storia e del paesaggio toscano. Manifestazioni come questa, capace di moltiplicare gli eventi e le collaborazioni, è sostenuta con convinzione da Coingas, che rappresenta i Comuni di questo territorio. Non è un viaggio nella memoria ma la valorizzazione degli elementi migliori della nostra storia per riaffermare valori fondamentali quali difesa dell'ambiente, del paesaggio e di attività che sono in grado di contribuire alla tutela della salute delle persone”.

Alla conferenza stampa hanno partecipato Pilade Nofri per la Marconi Arredamenti e il delegato provinciale del Coni Giorgio Cerbai che hanno sottolineato i grandi passi già compiuti dalla manifestazione e la sua importanza per la tradizione ciclistica e per l'intero movimento sportivo locale. Pilade Nofri ha annunciato poi la presenza di Francesco Moser: “e con Pasquale Morini ce la metteremo tutta per portare anche il figlio Ignazio”.

Tante le novità a partire dal percorso, anzi dai tre percorsi che dopo aver mostrato le bellezze della città porteranno i ciclisti alla scoperta di territori, pievi e borghi. Su tutti, l’attraversamento di Ponte Buriano, una novità dell’edizione 2018, l’abitato antico di Castelluccio, altra novità con il primo ristoro a base di crostate, una vera colazione per ciclisti, e Giovi, quest’ultima una gradita conferma con il rinomato caffè d’orzo. Dopo di che il percorso “Gourmet”, 30 chilometri sostanzialmente pianeggianti e adatto a tutti e a tutte le tipologie di bicicletta purché d’epoca e condotte con abiti eleganti, riporterà i ciclisti nel centro storico di Arezzo.

Gli altri due percorsi invece sono il “Classico” di 50 chilometri e l’Ardita vera e propria di 80. Entrambi affronteranno dal Castelluccio la salita della Valle per giungere nel centro storico di Subbiano, con il ristoro rinforzato garantito dall’Mtb race Subbiano, proseguire tra gli oliveti di Marcena e le colline di Antria e di San Polo. Qui i due percorsi si divideranno: il “Classico” rientrerà in città da San Fabiano con vista sull’acquedotto vasariano appena restaurato. L’Ardita scalerà l’alpe di Poti con il ristoro a base di “rocchio” ad aspettare i ciclisti e proseguirà alla scoperta di Castelsecco e dei suoi tesori.

“Oltre ai percorsi – ha sottolineato Massimiliano Refi presidente de Gli Arditi del Ciclismo – tante altre novità attendono gli iscritti a cominciare dall’ospitalità alberghiera garantita dall’associazione albergatori di Arezzo: il pacchetto Ardita consentirà di portare la bici in camera, di fare la doccia dopo la ciclostorica e di avere uno speciale kit di benvenuto. Inoltre ci sarà la visita guidata del centro storico di Arezzo per gli accompagnatori e un pacco gara per i primi 300 iscritti arricchito dalla t-shirt celebrativa dell’evento grazie alla sponsorizzazione dell’azienda aretina Monnalisa. Tanti buoni motivi insomma per esserci e sembrano averlo capito in tanti visto l’aumento degli iscritti stessi, provenienti da dieci regioni diverse per godere di una tre giorni di eventi, legati al ciclismo, davvero unica. Oltre a quello del Comune di Arezzo, l’Ardita ha ottenuto il patrocinio della Regione Toscana, della Provincia, del Comune di Subbiano, del Coni, della Uisp e del Registro Storico Cicli. Un ringraziamento particolare a tutti quelli che, con il loro contributo, hanno permesso la realizzazione dell’evento: oltre ai già citati soggetti pubblici e privati aggiungo Camera di Commercio, Coingas, Estra, Banca di Cambiano, A.f.m., Fratelli Pratesi, Euroinformatica e Amen Preziosi”.

E non finisce qui: l’Ardita si colloca infatti all’interno del ricco programma di Bicinfiera nata per promuovere il ciclismo vintage. Piazza Grande, il palazzo di Fraternita, le logge Vasari, il teatro Pietro Aretino ospiteranno un vero e proprio festival del ciclismo dal 20 al 22 aprile. Un atteso e gradito ritorno per la rinomata mostra-mercato di biciclette storiche e non solo: saranno presenti i migliori negozi di ciclismo del territorio per vedere e testare tutte le novità in termini di biciclette e tendenze.

“Pure Bicinfiera – continua Refi – spenge le tre candeline sull’onda di un crescente interesse da parte di visitatori ed espositori, sia nazionali che internazionali. Del resto, anche se nata di recente, Bicinfiera è presto diventata, grazie all’impegno e soprattutto alla passione degli organizzatori non solamente una brillante manifestazione di settore ma un vero e proprio evento cult per appassionati e collezionisti del ciclismo d’epoca che si danno appuntamento, tra le bancarelle, alla ricerca di ricambi, libri, accessori, abbigliamento e biciclette, accomunati da quel fascino retrò che il trascorrere del tempo è capace di trasmettere”.

Bicinfiera non si limita comunque al programma fieristico ma propone numerosi altre attrattive tra cui, per citarne alcune, la mostra fotografica e museale sulle biciclette del passato dal venerdì alla domenica a palazzo di Fraternita. La pièce in chiave comica “Delitto alla Ciclostorica”, messa in scena dalla compagnia Noidellescarpediverse con appuntamento venerdì 20 aprile al teatro Pietro Aretino con prenotazione obbligatoria. La presentazione della ciclostorica solidale “Un abbraccio ai sibillini” e il dibattito con ciclisti professionisti, tecnici e giornalisti nell’ambito del format “Senza Freni” condotto da Mauro Messeri, appuntamenti clou del pomeriggio di sabato 21 aprile a palazzo di Fraternita. La cena degli “arditi” nella locanda di San Pier Piccolo sempre con prenotazione obbligatoria. Per informazioni e iscrizioni www.bicinfiera.it, www.lardita.com

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