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Terza sera di prove: applausi per i 5 di Scortecci e Vedovini. Festa giallocremisi sugli spalti, la dirigenza dell'Arezzo in piazza

Titolari e riserve di nuovo sotto i riflettori di Piazza Grande per la terza serata ufficiale di prove in vista della 136esima edizione della Giostra del Saracino. Per primi sulla lizza scendono i giostratori di Porta Santo Spirito, Gianmaria...

Titolari e riserve di nuovo sotto i riflettori di Piazza Grande per la terza serata ufficiale di prove in vista della 136esima edizione della Giostra del Saracino. Per primi sulla lizza scendono i giostratori di Porta Santo Spirito, Gianmaria Scortecci e Elia Cicerchia insieme alle altre riserve gialloblu. Poi segue il quartiere di Porta Sant'Andrea con Enrico Vedovini e l'esordiente Tommaso Marmorini. Poi tocca a Porta Crucifera con Adalberto Rauco e Lorenzo Vanneschi che in queste sere stanno cercando di trovare l'equilibrio giusto con la piazza e con i punteggi del tabellone. Infine tocca a Porta del Foro con la coppia formata da Andrea Vernaccini e Davide Parsi. Domani sera ultima sessione di prove ufficiali, ne resta un'altra facoltativa da poter fare giovedì pomeriggio, prima della bollatura dei cavalli e della Prova Generale.

LA CRONACA

Esordio a tutto gas per Porta Santo Spirito che scende in lizza subito con i titolari: è Gian Maria Scortecci il grande protagonista dell'esordio che mette in fila due cinque consecutivi. C'è il tempo di una parentesi dedicata alle riserve, Pineschi e Bennati. Il primo, durante uno dei tentativi, perde la lancia dopo l'impatto con il tabellone. Poi tornano a correre i titolari e finalmente anche Cicerchia coglie il centro. Poi un altro paio di tentativi con lancia (un quattro a testa per i due titolari, ma molto vicini al cinque) e alcune carriere senza, prima di passare il testimone a Sant'Andrea.

I biancoverdi scelgono di partire con le riserve. A monopolizzare l'attenzione sono ancora le prestazioni del giovane Saverio Montini, che scalda i motori in attesa della prova generale di giovedì sera. Per i titolari è l'occasione per provare e riprovare la lizza: molte carriere senza lancia alla ricerca della miglior traiettoria da seguire. Quando si fa sul serio, è il veterano Vedovini a scaldare il pubblico, piazzando due limpidi cinque nei primi tre tiri. E sul finire dei 45 minuti dedicati a Sant'Andrea, anche Tommaso Marmorini infilza il pomodoro, tra gli applausi della tribuna.

Iniziano poi i tre quarti d'ora di Colcitrone. Sono i titolari a provare per primi e quello che insiste maggiormente è Lorenzo Venneschi. Qualche carriera senza lancia, molte con. I risultati si aggirano attorno al 4, a volte vicino al 5 a volte meno. Poi, il colpo da manuale arriva. Uno solo, nella seconda metà della sessione. Adalberto Rauco scivola anche sul tre, prima dell'acuto, un quattro assai prossimo al cinque. In una circostanza, poco prima del gong, Vanneschi perde la lancia dopo l'impatto con il tabellone. Nessuna conseguenza per lui. Piccolo spazio anche per le riserve Fardelli e Francoia che correranno la Prova generale.

La sessione giallocremisi scatta con una grande festa sugli spalti: i quartieristi accolgono i giostratori con canti e cori di incitamento. Davide Parsi inizia in sordina con un due, Vernaccini con un quattro. Seguono alcune carriere senza lancia e un po' di rassicurazioni ai cavalli che paiono agitati. Poi gli exploit: un cinque a testa per i due titolari e ovazione dalla tribuna. Poi largo alle riserve, sia Gabelli che Innocenti indovinano il cinque che fa scrosciare altri applausi.

A seguire le gesta dei cavalieri sulla lizza anche i vertici della Società Sportiva Arezzo: il presidente Giorgio La Cava, il vice Massimo Anselmi, il Dg Ermanno Pieroni e il Ds Emiliano Testini.

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