rotate-mobile
Cultura

E' tempo di FolkAurora, piazza Sant'Agostino balla a passo di musica

Tornano ad Arezzo gli appuntamenti musicali di FolkAurora; la manifestazione, organizzata dall'associazione Culturale Musicanti del Piccolo Borgo, sotto l’attenta regia artistica di Silvio Trotta, porta il nome del Circolo Culturale Arci Aurora di...

Tornano ad Arezzo gli appuntamenti musicali di FolkAurora; la manifestazione, organizzata dall'associazione Culturale Musicanti del Piccolo Borgo, sotto l’attenta regia artistica di Silvio Trotta, porta il nome del Circolo Culturale Arci Aurora di Piazza S. Agostino, ormai da anni, palcoscenico di riferimento nel panorama della musica tradizionale.

FolkAurora è infatti uno dei tre appuntamenti annuali aretini dedicati alla musica etnica, insieme a EtnicArezzo a luglio e all’ormai consolidato “Pifferi, muse e zampogne” a dicembre. È parte integrante di un lungo progetto ideato e sostenuto dal suo instancabile e appassionato direttore artistico che propone alla città l’ascolto di musica “altra”, quella che non passa alla radio o in televisione e può trovarsi solo nei festival specializzati, spesso su grandi piazze e grandi palchi. FolkAurora è da dodici edizioni qualcos’altro: è l’ascolto intimo, quasi privato, in un’atmosfera insolita, dove gli artisti suonano in acustico con la possibilità di far ascoltare, all’attento pubblico, i suoni particolari degli strumenti e delle voci tradizionali che riempiono la sala.

La dodicesima edizione si impone per originalità e si snoda in quattro serate accomunate dalla curiosità e dalla passione di artisti provenienti da geografie musicali e umane diverse.

Apre la rassegna il 22/04 alle 22.00 i Encuentro con un omaggio alla ricca tradizione latinoamericana e in particolare al movimento della Nueva Canciòn Chilena. Il gruppo con grande sinergia utilizza strumenti della tradizione classica e mediterranea (chitarra), sudamericana (charango, tiple, guitarròn messicano, sikus, kena, bombo, cajon) e jazzistica (clarinetto e sassofono) e documenta una contaminazione creativa e complessa. Il 28/04 Goffredo Degli Esposti & Compari presentano “Il maggio, i fiori, la rosa, la sposa” i saltarelli e gli stornelli dell’Umbria per il mese dei fiori, una rivisitazione divertente e divertita: è la musica “country” delle nostre campagne.

Il quartetto creato intorno alle zampogne e ai flauti del grande Goffredo Degli Esposti (Micrologus), insieme a Roberto Cecchetti, virtuoso di organetto, e la partecipazione speciale di Sara Marini, eclettica cantante di Gubbio. A loro si aggiunge Lorenzo Lolli, da Bevagna, giovanissimo cantante/tamburellista, per un’inedita fusione delle voci con gli strumenti tradizionali, il tutto sui ritmi incalzanti delle percussioni, all’ insegna di una serata dedicata al “maggio” e al “saltarello” più arcaico.

La terza serata, sabato 06/05, vede salire sul palco i Mi Linda Dama che attraverso un repertorio tratto dalla ricca tradizione musicale dei Sefarditi intraprendono un viaggio musicale intrecciando gli antichi canti con melodie andaluse e balcaniche, con sonorità turche e con i ritmi arabi. Documentano il valore culturale dell’incontro tra popoli e come la musica possa raccontarlo.

Infine il 13/05 il circolo Aurora risuonerà di atmosfere irlandesi con i Folkolor un coro di 10 elementi accompagnati da chitarre, uillean pipes, whistle, batteria e tastiera che presenta un repertorio tradizionale irlandese fatto di miti e leggende.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

E' tempo di FolkAurora, piazza Sant'Agostino balla a passo di musica

ArezzoNotizie è in caricamento