Il tempio come cosmogramma: incontro pubblico al cas Tortaia
Proseguono gli appuntamenti del venerdì, organizzati dalla associazione Archeosofica sede di Arezzo, dal titolo “Simboli, Miti e Rituali” al Centro di Aggregazione Sociale Tortaia, in via Alfieri ad Arezzo: la prossima conferenza si terrà venerdì 18 novembre, con inizio alle ore 21,30, ed avrà come tema “Il Tempio come cosmogramma”.
Come sempre i relatori, con l’aiuto di suggestive immagini proiettate su grande schermo, cercheranno di offrire agli intervenuti spunti di riflessione su uno dei temi più affascinanti della storia dell’umanità: la costruzione di luoghi sacri, deputati fin dall’antichità più remota, nelle varie religioni e tradizioni, a cercare un contatto spirituale e diretto con la divinità, con il mondo del trascendente, a prescindere dal nome che tale divinità poteva avere.
E in effetti riuscire a creare in uno spazio definito sulla terra un punto di contatto con la sfera divina, era ed è un compito assai arduo, impresa di pochi individui specializzati, architetti e costruttori di templi e cattedrali, evidentemente possessori di una Sapienza terrestre e celeste insieme. Tutto quello che si trova dentro ad un tempio, dai partecipanti agli oggetti, dall’arredamento alla musica, deve essere in armonica sintonia con l’universo per ottenere il successo dei rituali in esso celebrati.
Un esempio molto interessante ci viene dalla tradizione orientale del mandala: i monaci costruiscono e disfanno come in un esercizio ascetico continuo, uno spazio sacro, secondo una minuziosa e precisa geometria fatta di cerchi concentrici e quadrati, che ricreano simbolicamente l’universo. Invece i dervisci del Medio Oriente danzano in modo concentrico intorno ad un punto, come a voler ricreare il moto terrestre attorno al Sole, o dell’uomo intorno a Dio. “È vero senza menzogna, certo e verissimo, che ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso per fare il miracolo della cosa unica”, recita un paragrafo della Tavola di Smeraldo di Ermete Trismegisto, ed è proprio in base a questo principio che ricreare nel nostro microcosmo ciò che esiste su un altro piano di esistenza può portarci ad esperienze nuove e edificanti. Questi aspetti, una volta ritenuti segreti e sicuramente misteriosi, saranno presentati nell’incontro di venerdì 18, come sempre aperto al pubblico con ingresso libero. La cittadinanza è invitata.